Mammografia, lista da 261 giorni

Per i pazienti che hanno bisogno di un ecodoppler l'attesa supera un anno

CHIETI. All'ospedale clinicizzato diventa sempre più difficile sottoporsi ad un esame specialistico in tempi ragionevoli. Le liste d'attesa, invece di diminuire aumentano come il malumore dei cittadini. Si parla tanto di prevenzione contro i tumori femminili, ma per una mammomgrafia bisogna attendere 261 giorni, 237 per un consulto in endocrinologia pediatrica. Il caso più eclatante riguarda però l'ecodoppler all'aorta addominale per la quale bisogna aspettare 485 giorni. Una organizzazione a basso regime che comporta turni massacranti per medici e infermieri che compongono un organico ridotti all'osso.

Alle polemiche quotidiane i vertici della Asl rispondono. Poi ci sono le barelle lungo i corridoi «L'azienda ha assunto 53 figure professionali in un mese e mezzo. Alle polemiche dei disinformati rispondiamo con i fatti creando le condizioni per una sanità moderna» sostiene Francesco Zavattaro, direttore generale della Asl teatina che replica alle accuse di Bruno Di Paolo. Il vice sindaco, in una nota dai toni duri, aveva contestato le liste d'attesa chilometriche per la prenotazione delle visite mediche e alcune scelte operate dai vertici della Asl. «Proprio ad inizio settimana» assicura Zavattaro «ho firmato venti assunzioni di medici e infermieri. È singolare che persone non addette ai lavori che non conoscono la realtà della nostra Asl se non per sentito dire diano lezioni per ottenere cinque minuti di celebrità determinando solo confusione nei cittadini come ha fatto il vice sindaco di Chieti». Poi il manager fornisce una serie di dati per smontare le tesi della seconda carica politica cittadina.

«Soltanto nell'ultimo mese e mezzo l'Azienda sanitaria locale» ricorda Zavattaro «ha assunto complessivamente 53 figure professionali». Nel dettaglio sono stati assunti a tempo indeterminato 7 tecnici radiologi, 5 tecnici di laboratorio, 2 ginecologi, un medico specializzato in medicina e chirurgia d'urgenza, un'ostetrica e un collaboratore tecnico di fisiopatologia cardiocircolatoria.

Sono stati stipulati contratti a tempo determinato, invece, con 6 infermieri, 4 medici radiologi, 3 tecnici radiologi, un ginecologo, altri 6 infermieri per la medicina penitenziaria, 3 medici di medicina trasfusionale, un anestesista, un medico per il Sert, e 2 tecnici per l'ingegneria clinica. Per la Asl sono stati indetti avvisi pubblici per 2 medici di neuropsichiatria infantile, un medico per lo studio dei determinanti di salute, uno psicologo, un medico per la clinica neurologica a cui si sommano gli avvisi di mobilità per un radiologo, 2 medici del Sert e un chirurgo senologo. Ma i problemi restano. Zavattaro cita anche l'avviso di mobilità per 40 infermieri in itinere ma che di fatto è bloccato.

«È semplicemente ridicolo» aggiunge il manager «sentir dire che l'assunzione di tecnici di ingegneria clinica non risponde alle esigenze degli utenti. Sono gli ingegneri clinici che curano la manutenzione delle apparecchiature sanitarie e non i medici o gli infermieri». Nessuna risposta esplicita sulla delibera numero 616 del 31 maggio, criticata da Di Paolo, che storna fondi dal Progetto nazionale finalizzato alla riduzione delle liste d'attesa per il potenziamento del parco tecnologico.

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