Marinaio scompare dalla nave È allarme: ricerche senza sosta
Nella notte un’imbarcazione appena salpata comunica l’assenza a bordo di un membro dell’equipaggio Mezzi aerei e navali impiegati nelle operazioni di soccorso. Non è escluso l’allontanamento volontario
ORTONA. Continuano ininterrottamente le ricerche del marittimo disperso in mare a Ortona. Dalla mattinata di ieri, si è diffusa la notizia della scomparsa di un marinaio ventiduenne di origine siriana disperso nel tratto di mare tra Termoli e le isole Tremiti. L’allarme è stato lanciato nella notte tra mercoledì e giovedì.
L’ALLARME E L’INTERVENTO
Sono entrati subito in azione gli uomini della capitaneria di porto di Pescara che hanno coordinato le ricerche in mare in collaborazione con la capitaneria di Ortona. Alle 2.20 di ieri è pervenuta, alla sala operativa della direzione marittima di Pescara, la segnalazione da parte di una motonave in uscita alle 21 della sera prima dal porto di Ortona sulla presunta mancanza a bordo di un membro dell’equipaggio, visto l’ultima volta poco dopo la partenza. La direzione marittima di Pescara ha prontamente attivato il dispositivo di ricerca Sar (Search and rescue, ovvero “Ricerca e soccorso”) interessando un’area di circa 900 miglia quadre nautiche, corrispondenti a circa 1.800 chilometri quadri. È stato attivato al contempo, da parte della Prefettura di Chieti, il piano di ricerca di persone scomparse in considerazione del fatto che l’unità ha comunicato l’ultimo avvistamento marittimo in concomitanza dell’uscita dell’unità dal porto di Ortona.
I MEZZI IMPIEGATI
La centrale operativa del comando generale del corpo delle capitanerie di porto ha provveduto a inviare un messaggio satellitare e a rilanciare un messaggio a tutte le stazioni radio costiere a tutte le navi in transito nell’area interessata dalla ricerca. La motonave interessata direttamente ha invertito la rotta e ha subito iniziato la ricerca del presunto disperso. Nel corso della mattinata la guardia costiera ha raggiunto la motonave ed è salita a bordo per acquisire ulteriori informazioni utili alla ricostruzione dell’evento: il comandante ha rilasciato le informazioni richieste e ha fornito il numero di cellulare in uso allo scomparso: è stata verificata l’ipotesi di un allontanamento volontario dalla nave, e i primi accertamenti sull’utenza telefonica del naufrago hanno dato esito negativo. L’area di ricerca è stata suddivisa in sub zone ed è stata totalmente investigata con l’impiego del velivolo Atr 42 Mp – Call Sign Manta 10-02 assegnato alla base aeromobili guardia costiera di Pescara. Sono stati impiegati mezzi navali e aerei. Hanno contribuito alla ricerca due motovedette della capitaneria di porto di Ortona, due unità la v2008 e la v909 del reparto operativo aeronavale della guardia di Finanza di Pescara, un elicottero Volpe 415 del reparto operativo aeronavale della guardia di finanza di Pescara e un elicottero Drago155 del reparto volo vigili del fuoco di Pescara. In una terza sub zona l’investigazione è stata curata dalla motovedetta della capitaneria di porto di Termoli e del mezzo Aw139 Nemp 07 assegnato alla base aeromobili guardia costiera di Pescara. I mezzi aerei e navali della direzione marittima di Pescara, grazie anche al concorso delle risorse Sar locali messe prontamente a disposizione dal reparto operativo aeronavale della guardia di finanza di Pescara e dal reparto volo dei vigili del fuoco di Pescara, hanno pattugliato l’area impiegando, nella totalità dei mezzi navali e aerei, circa 27 ore di moto e venti ore di volo.
RICERCHE AVANTI NELLA NOTTE
Alle 21 di ieri è rientrato l’elicottero della guardia costiera. Le ricerche sono in seguito proseguite durante le ore notturne, continuando con gli avvisi satellitari relativi all’area di ricerca del naufrago, diretti a tutte le unità mercantili presenti nella zona da parte di Roma.
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L’ALLARME E L’INTERVENTO
Sono entrati subito in azione gli uomini della capitaneria di porto di Pescara che hanno coordinato le ricerche in mare in collaborazione con la capitaneria di Ortona. Alle 2.20 di ieri è pervenuta, alla sala operativa della direzione marittima di Pescara, la segnalazione da parte di una motonave in uscita alle 21 della sera prima dal porto di Ortona sulla presunta mancanza a bordo di un membro dell’equipaggio, visto l’ultima volta poco dopo la partenza. La direzione marittima di Pescara ha prontamente attivato il dispositivo di ricerca Sar (Search and rescue, ovvero “Ricerca e soccorso”) interessando un’area di circa 900 miglia quadre nautiche, corrispondenti a circa 1.800 chilometri quadri. È stato attivato al contempo, da parte della Prefettura di Chieti, il piano di ricerca di persone scomparse in considerazione del fatto che l’unità ha comunicato l’ultimo avvistamento marittimo in concomitanza dell’uscita dell’unità dal porto di Ortona.
I MEZZI IMPIEGATI
La centrale operativa del comando generale del corpo delle capitanerie di porto ha provveduto a inviare un messaggio satellitare e a rilanciare un messaggio a tutte le stazioni radio costiere a tutte le navi in transito nell’area interessata dalla ricerca. La motonave interessata direttamente ha invertito la rotta e ha subito iniziato la ricerca del presunto disperso. Nel corso della mattinata la guardia costiera ha raggiunto la motonave ed è salita a bordo per acquisire ulteriori informazioni utili alla ricostruzione dell’evento: il comandante ha rilasciato le informazioni richieste e ha fornito il numero di cellulare in uso allo scomparso: è stata verificata l’ipotesi di un allontanamento volontario dalla nave, e i primi accertamenti sull’utenza telefonica del naufrago hanno dato esito negativo. L’area di ricerca è stata suddivisa in sub zone ed è stata totalmente investigata con l’impiego del velivolo Atr 42 Mp – Call Sign Manta 10-02 assegnato alla base aeromobili guardia costiera di Pescara. Sono stati impiegati mezzi navali e aerei. Hanno contribuito alla ricerca due motovedette della capitaneria di porto di Ortona, due unità la v2008 e la v909 del reparto operativo aeronavale della guardia di Finanza di Pescara, un elicottero Volpe 415 del reparto operativo aeronavale della guardia di finanza di Pescara e un elicottero Drago155 del reparto volo vigili del fuoco di Pescara. In una terza sub zona l’investigazione è stata curata dalla motovedetta della capitaneria di porto di Termoli e del mezzo Aw139 Nemp 07 assegnato alla base aeromobili guardia costiera di Pescara. I mezzi aerei e navali della direzione marittima di Pescara, grazie anche al concorso delle risorse Sar locali messe prontamente a disposizione dal reparto operativo aeronavale della guardia di finanza di Pescara e dal reparto volo dei vigili del fuoco di Pescara, hanno pattugliato l’area impiegando, nella totalità dei mezzi navali e aerei, circa 27 ore di moto e venti ore di volo.
RICERCHE AVANTI NELLA NOTTE
Alle 21 di ieri è rientrato l’elicottero della guardia costiera. Le ricerche sono in seguito proseguite durante le ore notturne, continuando con gli avvisi satellitari relativi all’area di ricerca del naufrago, diretti a tutte le unità mercantili presenti nella zona da parte di Roma.
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