Marinucci, addio a 57 anni «Perdita per tutta la città» 

Morto il cerimoniere della Confraternita e presidente dell’Azione cattolica Don Domenico: persona buona e altruista. Menna: si è speso per tanti giovani 

VASTO. È andato via in silenzio, senza disturbare, come era nel suo stile. È toccato ai vicini scoprire la sua morte. Walter Marinucci, 57 anni il prossimo 23 aprile, è stato tradito dal cuore che si è fermato all'improvviso, impedendogli di portare a termine gli innumerevoli progetti di cui si stava occupando. Purtroppo per lui che aiutava tutti, nessuno ha potuto aiutarlo. Il malore letale lo ha colpito all'improvviso impedendogli di chiedere aiuto. Quando la notizia della sua morte è stata comunicata al parroco della chiesa di Santa Maria Maggiore, don Domenico Spagnoli, l'intera comunità parrocchiale ha provato un senso di profondo sgomento. La salma è stata trasferita ieri pomeriggio nella sala del commiato del cimitero.
«È una perdita dolorosa», conferma don Domenico, «Walter era una persona buona, che ha dedicato anni di impegno all’Azione cattolica di cui era presidente parrocchiale». Cerimoniere della Confraternita della Sacra Spina e del Gonfalone, si preparava a svolgere con impegno i riti della Settimana santa. E invece nel giorno dedicato alla visita dei Sepolcri la città lo saluterà per l'ultima volta. Il rito funebre senza la messa - come previsto dalla liturgia il giovedì santo- si terrà alle 15,30 nella chiesa di Santa Maria Maggiore. La funzione sarà diffusa su Youtube dalla parrocchia per dare la possibilità alle tante persone che lo hanno conosciuto di unirsi alla preghiera.
Da qualche tempo Marinucci si occupava anche dell’accoglienza nel museo di Palazzo d’Avalos. Tanti i messaggi di cordoglio arrivati dal mondo dell'arte e della cultura. «Ho appreso con profonda tristezza», ha commentato il sindaco Francesco Menna, «l'improvvisa scomparsa del carissimo Walter Marinucci, un vastese innamorato della sua terra, della sua comunità, delle sue tradizioni. È stato un punto di riferimento non solo per la parrocchia di Santa Maria Maggiore e per la Confraternita della Sacra Spina e del Gonfalone - che ha servito per tanti decenni spendendosi per la crescita cristiana di intere generazioni di giovani - ma anche come presidente dell’associazione Amici del Toson d'Oro, con cui annualmente promuoveva la rievocazione storica, apprezzato appuntamento dell’estate vastese. Nel suo ricordo continueremo ad educarci alla bellezza che deriva dalla cultura delle nostre radici; impareremo a tramandare la ricchezza che discende dal patrimonio materiale e di valori ereditati da quanti ci hanno preceduto. Io e l'amministrazione comunale ci uniamo al dolore dei familiari, di don Domenico e dell'intera parrocchia di Santa Maria Maggiore e ci stringiamo in unico intenso abbracci». Anche la Confraternita si è associata al dolore.
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