La saga medievale frentana con 700 figuranti a Lanciano (fotoservizio di Arnolfo Paolucci)

LANCIANO / LA TRADIZIONE

Mastrogiurato, Schips sfila sotto la pioggia. Città invasa dai turisti / FOTOGALLERY 

Il celebre urologo nei panni del magistrato medievale, In migliaia sotto gli ombrelli per il corteo con 700 figuranti

LANCIANO . Nuvole nere, tuoni e pioggia hanno fatto temere il peggio, invece si è riusciti a fare il viaggio nel tempo, fino al medioevo quando Lanciano era centro nevralgico dei commerci e accoglieva genti di ogni nazione durante le sue fiere.

La 37esima rievocazione storica del Mastrogiurato ha richiamato migliaia di persone in centro, rimaste fino a sera, nonostante la pioggia, a seguire l’investitura e i tanti spettacoli medievali. Alle 19.30, emozionato, è Luigi Schips, urologo di fama internazionale, professore all’università d’Annunzio, a indossare il mantello di velluto rosso bordato di pelliccia, il cappello e la catena d’oro, a ricevere lo spadino e le chiavi della città.

Mastrogiurato, Luigi Schips

Poi ha pronunciato il giuramento: «Nel nome del popolo di Lanciano noi Mastrogiurato, davanti a Dio e a tutti voi: giuriamo che amministreremo la fiera di Lanciano e garantiremo la libertà di commercio con ferma autorità, con giuste sentenze ed ottimo discernimento. Faremo in modo che l’emporio dei Frentani, secondo il costume degli antenati, accolga benignamente e generosamente le genti di ogni paese». Il professore così tolto il camice da chirurgo ha indossato i panni del Mastrogiurato, istituito da re Carlo II D’Angiò nel 1304. Il nobile magistrato sorvegliava i mercati e gli approvvigionamenti durante le fiere, amministrava la giustizia civile e penale, assicurava la “pace di fiera” ai mercanti di ogni nazione e religione. E genti di altre nazioni c’erano nel corteo di oltre 700 figuranti, di dame in abiti di velluto, damigelle, nobili dagli abiti preziosi, cavalieri e armigeri della rievocazione storica. Schips stesso ha vissuto all’estero, poi c’era il gruppo della Slovenia, quello di Visegrad (Ungheria). E ancora il gruppo della rievocazione storica della battaglia tra turchi e cristiani di Tollo, il corteo storico di Ortona, di Chieti, oltre a dame e nobili dei rioni storici di Lanciano. Prima del corteo la piazza si è animata con i suoni di tamburi e chiarine, incroci di lance e spade dei cavalieri dell’Ordine di San Giorgio di Visegrad, danze del gruppo Primavera, volteggi di bandiere del gruppo Tamburi e alfieri del Mastrogiurato e del sestiere di Porta Romana Quintana Ascoli Piceno. Quest’ultimi eroici nel continuare lo spettacolo sotto la pioggia battente. Che poi ha concesso una tregua durante lo spettacolo ammaliante delle danzatrici del ventre Valentina Mahira e Layali, del gruppo Tamburini di Montecassiano per riprendere durante l’esibizione nuova e spettacolare del Pyroetnico fire artis e del gruppo sloveno.
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