Mattia lotta tra la vita e la morte: Tornareccio si stringe alla famiglia 

L’elettricista di 34 anni, colpito da un cavo in testa, sottoposto a un delicato intervento chirurgico Nel suo paese di origine, preghiere durante le messe domenicali. Il sindaco: «Siamo tutti provati» 

TORNARECCIO. Sono stabili, seppur gravi, le condizioni di Mattia Finocchio, il 34enne elettricista rimasto ferito seriamente alla testa venerdì pomeriggio mentre era al lavoro nell’azienda Carpenteria Metallica Pugliese a Mozzagrogna. I medici del reparto di Neurochirurgia di Pescara l’hanno sottoposto a un delicato intervento chirurgico. Mattia sta lottando per restare aggrappato alla vita.
È in situazioni come queste che si manifesta la partecipazione, nei piccoli paesi, alla tragedia che colpisce una famiglia. Da venerdì pomeriggio c’è un clima mesto a Tornareccio: si chiedono notizie, si considera cosa sia la casualità, si prega, come è stato fatto ieri anche durante le messe domenicali. Mattia, dipendente della ditta Elettromeccanica Val di Sangro, venerdì pomeriggio era al lavoro nella Carpenteria Meccanica Pugliese e aveva chiesto di uscire in anticipo per partecipare al funerale a Tornareccio di un ex dipendente. Da questo momento in poi è tutto un susseguirsi di fatti la cui concatenazione e coincidenza è incredibile. Il 34enne rientra nella stanza dove aveva eseguito poco prima l’intervento per verificare se vi avesse dimenticato qualche attrezzo da lavoro. È un attimo: un tubo metallico si stacca dal soffitto, oscilla, cade e prende in pieno la testa di Mattia. Un momento prima o uno dopo, dieci centimetri oltre o dieci indietro: quante volte un’intera vita si basa su queste unità di misura per marcare definitivamente un prima e un dopo. Le condizioni dell'elettricista di Tornareccio appaiono subito gravi, disperate: il trasporto all’ospedale Renzetti di Lanciano, una prima stabilizzazione del paziente, il trasferimento d’urgenza a Pescara; non c’è tempo da perdere, in neurochirurgia è sottoposto a una delicata e lunga operazione. Adesso è in terapia intensiva, le sue condizioni sono serie ma stabili, condizione quest’ultima di non poco conto. «Siamo provati», dice il sindaco Nicola Iannone, «tutta la comunità è rimasta colpita da questo terribile incidente e auspica buone notizie. Da venerdì pomeriggio continuiamo a svolgere le nostre attività ma il pensiero è rivolto a Mattia e alla sua famiglia. Con una preghiera, un pensiero, un'emozione: ognuno a suo modo partecipa e spera». Il papà di Mattia, Carmine, è un consigliere comunale e la famiglia produce miele.
Nello stabilimento della Carpenteria Metallica Pugliese, dopo l’incidente, si sono recati i carabinieri della stazione di Fossacesia e della compagnia di Ortona e gli ispettori della Asl che sono preposti alla sicurezza sul lavoro. Si cerca di far luce su aspetti importanti che, in questi momenti delicati, passano in secondo piano rispetto allo stato di salute di Mattia Finocchio.
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