Meno palazzi e più uffici nell'ex Torrieri
Il consiglio comunale boccia i progetti della vecchia giunta. Spazi per giovani professionisti
LANCIANO. Si riparte da zero con il programma integrato d'intervento, destinato a dare un volto nuovo alla città in tre dei punti più strategici. Il consiglio comunale, in una seduta-fiume durata fino a tarda serata, ha votato a maggioranza la revoca dell'adozione prevista dall'ex giunta. La giunta del sindaco Mario Pupillo rivedrà daccapo i progetti, ma con un compromesso: si salva l'ex complesso del calzificio Torrieri, che tanto sta a cuore al centrosinistra, ma vengono salvaguardati anche gli interessi dei costruttori privati che vedranno rimodulate le cubature previste senza perderle del tutto.
È un'amministrazione più che soddisfatta quella uscita mercoledì notte da Palazzo di città. L'adozione dell'ex Stu, su cui pesa un ricorso al Consiglio di Stato da parte dei costruttori che da anni aspettano di poter edificare nell'area dell'ex calzificio Torrieri, era uno dei punti più discussi all'interno della stessa maggioranza.
E finalmente si è arrivati al punto: i progetti saranno rivisti daccapo. Ai costruttori viene data però la possibilità di rimodulare gli interventi e ottenere uno scambio di cubature in altre zone della città. Viene salvato l'ex calzificio Torrieri, che tanto sta a cuore al centrosinistra, fin dai banchi dell'opposizione nel precedente mandato.
All'interno dell'ex fabbrica, la cui facciata è vincolata dalla Soprintendenza per i beni culturali, troveranno posto uffici comunali che serviranno da "incubatoio" per giovani professionisti che stanno avviando un'attività professionale. Il Comune riserva loro degli spazi dotati del minimo indispensabile per un ufficio, fintanto che i giovani architetti, ingegneri o avvocati frentani non saranno pronti a mettersi in proprio.
Al programma integrato si cercherà poi di ridare il cosidetto "respiro pubblico". «Così com'era», ha spiegato in aula l'assessore all'urbanistica Pasquale Sasso (Pd), «non si trattava più di un progetto integrativo di importanza pubblica, ma di una semplice variante al piano regolatore». Si riapriranno quindi le trattative con la Sangritana, i cui spazi, all'interno dell'area di Torrieri, assumono un'enorme importanza per opere da destinare alla collettività.
«Siamo soddisfatti», commenta il capogruppo Idv, Gabriele Di Bucchianico, «si preserva una linea armonica per il progetto Torrieri senza danneggiare i privati». Dello stesso avviso Piero Cotellessa (Socialisti-Sel): «Ci siamo sempre battuti contro questa Stu che non aveva ormai più niente di pubblico».
Alla minoranza che ha votato contro la rielaborazione degli interventi urbanistici, Sasso ha poi ricordato in aul'intervento da parte di rappresentanti della stessa maggioranza di centrodestra che, appena l'aprile scorso, avevano contribuito a rimandare alla prossima amministrazione l'approvazione del programma integrato.
È un'amministrazione più che soddisfatta quella uscita mercoledì notte da Palazzo di città. L'adozione dell'ex Stu, su cui pesa un ricorso al Consiglio di Stato da parte dei costruttori che da anni aspettano di poter edificare nell'area dell'ex calzificio Torrieri, era uno dei punti più discussi all'interno della stessa maggioranza.
E finalmente si è arrivati al punto: i progetti saranno rivisti daccapo. Ai costruttori viene data però la possibilità di rimodulare gli interventi e ottenere uno scambio di cubature in altre zone della città. Viene salvato l'ex calzificio Torrieri, che tanto sta a cuore al centrosinistra, fin dai banchi dell'opposizione nel precedente mandato.
All'interno dell'ex fabbrica, la cui facciata è vincolata dalla Soprintendenza per i beni culturali, troveranno posto uffici comunali che serviranno da "incubatoio" per giovani professionisti che stanno avviando un'attività professionale. Il Comune riserva loro degli spazi dotati del minimo indispensabile per un ufficio, fintanto che i giovani architetti, ingegneri o avvocati frentani non saranno pronti a mettersi in proprio.
Al programma integrato si cercherà poi di ridare il cosidetto "respiro pubblico". «Così com'era», ha spiegato in aula l'assessore all'urbanistica Pasquale Sasso (Pd), «non si trattava più di un progetto integrativo di importanza pubblica, ma di una semplice variante al piano regolatore». Si riapriranno quindi le trattative con la Sangritana, i cui spazi, all'interno dell'area di Torrieri, assumono un'enorme importanza per opere da destinare alla collettività.
«Siamo soddisfatti», commenta il capogruppo Idv, Gabriele Di Bucchianico, «si preserva una linea armonica per il progetto Torrieri senza danneggiare i privati». Dello stesso avviso Piero Cotellessa (Socialisti-Sel): «Ci siamo sempre battuti contro questa Stu che non aveva ormai più niente di pubblico».
Alla minoranza che ha votato contro la rielaborazione degli interventi urbanistici, Sasso ha poi ricordato in aul'intervento da parte di rappresentanti della stessa maggioranza di centrodestra che, appena l'aprile scorso, avevano contribuito a rimandare alla prossima amministrazione l'approvazione del programma integrato.
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