atessa
Messa per sbloccare il progetto
Iniziativa di don Claudio nel cantiere chiuso del Centro direzionale
ATESSA. L’iniziativa è sicuramente nuova nel suo genere: sarà celebrata una messa perché «come comunità parrocchiale possiamo solo pregare Dio di illuminare le menti di chi può sbloccare quell’area così importante per noi». A parlare è don Claudio Pellegrini, parroco di San Vincenzo Ferrer a Monte Marcone; l’area in questione è il cantiere, fermo da molti anni, del Centro direzionale; chi può sbloccare quell’area è il tribunale di Lanciano. Don Claudio ha dato raccolta ai suoi parrocchiani per domenica prossima alle 18,30 nel piazzale antistante la gru.
Dove non arrivano gli uomini, si ricorre ai santi, verrebbe da dire, ma la storia è seria per soggiacere a facezie. II prossimo 21 giugno il tribunale di Lanciano dovrà decidere se ridare al Comune l’area del cantiere, ora affidata alla ditta appaltatrice dei lavori di costruzione mai eseguiti, oppure chiedere ulteriori mezzi istruttori, che prolungherebbero la penosa situazione per altri 18 mesi.
Il progetto del Centro direzionale ha avuto inizio nel 2004 e a Piazzano dovevano essere realizzati, in 6.500 metri quadrati di superficie e 23 mila metri cubi di cemento, una sala polifunzionale, appartamenti, servizi e uffici comunali decentrati che avrebbero dovuto cambiare il volto dell’intera Val di Sangro grazie anche a due torri alte 23 metri. Il cantiere fu aperto e chiuso e un’arrugginita gru è diventata il segno dell’inefficienza.
Il contratto prevedeva la riconsegna delle opere, destinate al Comune, entro giugno 2010 pena il pagamento di una fideiussione da un milione oltre alla restituzione del lotto di terreno. «Come comunità parrocchiale», dice don Claudio, «possiamo solo pregare Dio di illuminare le menti di chi può sbloccare quell’area così importante per noi, punto focale per la Valle, dove molto si potrebbe realizzare per la crescita di Atessa».
Matteo Del Nobile
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