Migranti, lo sbarco atteso martedì alle 4
Ortona. Previsto nella notte l’arrivo al porto dei profughi soccorsi in mare dalla ong Salvamento marítimo humanitario
ORTONA. Il porto di Ortona è stato assegnato dal ministero dell’Interno per lo sbarco dei migranti in viaggio sulla nave Aita Mari, che dovrebbe fare il suo ingresso nel porto alle 4 di martedì mattina. I migranti, salvati dalla ong Salvamento marítimo humanitario (Smh), si trovano sulla nave Aita Mari, che inizialmente ha comunicato la presenza di 43 persone (40 del Bangladesh, due dell’Egitto e uno del Sudan). Ieri era annunciato il salvataggio di un altro centinaio di migranti, ma al Coc di Ortona, fino a ieri sera, non erano arrivate comunicazioni sull’aumento dei profughi soccorsi.
L’ong ha più volte attaccato Frontex per via delle «prove che inchiodano le autorità europee alle loro responsabilità», come riportato da un comunicato sul sito della Salvamento marítimo humanitario. L’organizzazione non governativa ha inoltre denunciato il danno che le ong hanno per le ripercussioni del decreto Piantedosi che, nonostante permetta un attracco veloce, dirige le navi in porti lontani comportando un inutile dispendio di risorse, oltre che ritardi nel fornire l’assistenza sanitaria a persone soccorse in mare, che spesso si trovano già in condizioni di salute precarie. La nave Aita Mari è stata già nello scalo marittimo abruzzese, quando ha attraccato circa un anno fa, la notte del 25 febbraio. Quello previsto per martedì sarà il settimo sbarco nella nostra regione, da quando Ortona è stata inserita tra le destinazioni per accogliere i profughi. Dell’ordine pubblico e del trasferimento dei migranti nelle strutture di accoglienza, come già avvenuto nelle altre occasioni, si occuperà un dispositivo interforze coordinato dalla prefettura.(m.d’a.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA.
L’ong ha più volte attaccato Frontex per via delle «prove che inchiodano le autorità europee alle loro responsabilità», come riportato da un comunicato sul sito della Salvamento marítimo humanitario. L’organizzazione non governativa ha inoltre denunciato il danno che le ong hanno per le ripercussioni del decreto Piantedosi che, nonostante permetta un attracco veloce, dirige le navi in porti lontani comportando un inutile dispendio di risorse, oltre che ritardi nel fornire l’assistenza sanitaria a persone soccorse in mare, che spesso si trovano già in condizioni di salute precarie. La nave Aita Mari è stata già nello scalo marittimo abruzzese, quando ha attraccato circa un anno fa, la notte del 25 febbraio. Quello previsto per martedì sarà il settimo sbarco nella nostra regione, da quando Ortona è stata inserita tra le destinazioni per accogliere i profughi. Dell’ordine pubblico e del trasferimento dei migranti nelle strutture di accoglienza, come già avvenuto nelle altre occasioni, si occuperà un dispositivo interforze coordinato dalla prefettura.(m.d’a.)
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