CHIETI
Morì sotto treno, condannati operatori, assolto macchinista
La tragedia nel 2017 a Francavilla al Mare: per il giudice vennero date al convoglio indicazioni errate
CHIETI - Si è chiuso con due condanne e un'assoluzione il processo dinanzi al giudice monocratico del Tribunale di Chieti, Maurizio Sacco, per la morte di un giovane di 23 anni di Ortona travolto da un treno mentre era sui binari a Francavilla al Mare il 28 febbraio 2017. Otto mesi di reclusione ciascuno sono stati inflitti a Giacomo Amoruso e Maurizio Zazzera, pena sospesa e non menzione, i quali dovranno risarcire i danni in separato giudizio. Assolto perché il fatto non costituisce reato Raffaele Doria. Il pm Natascia Troiano aveva chiesto per tutti la condanna a un anno e sei mesi di reclusione.
Doria, nella qualità di macchinista alla guida del convoglio ferroviario, Amoruso e Zazzera, nella qualità di operatori presso il Dco (dirigente centrale operativa) di Bari, tutti pugliesi, erano accusati di cooperazione colposa in omicidio colposo. Secondo l'accusa, pur essendo stata segnalata tempestivamente ai due operatori del Dco la presenza di una persona che camminava lungo la rete ferroviaria, omettevano di prescrivere la marcia a vista ai convogli in transito e a quello proveniente da Bari e diretto a Milano condotto da Doria. Il macchinista, sempre secondo l'accusa, non prestando sufficiente attenzione al tratto antistante il locomotore, non si avvedeva in tempo della presenza sui binari del giovane che, sempre secondo l'accusa, con l'intenzione di suicidarsi si era sdraiato a terra appoggiando la testa sui binari, e non riuscì ad arrestare la marcia del treno. Il padre della vittima si è costituito parte civile.