Moratoria sull’eolico, esulta il comitato
Civitaluparella: stop di sei mesi alle autorizzazioni. «Vigileremo sulla redazione del piano regionale»
CIVITALUPARELLA. «È una grande vittoria grazie anche al nostro lavoro»: così il comitato civico La Difesa, che si batte contro l’eolico “selvaggio”, ha accolto la delibera del consiglio regionale del 15 aprile scorso sulla “moratoria sull’eolico”. La proposta è stata del consigliere regionale di Rifondazione, Maurizio Acerbo. In base al provvedimento, la giunta regionale deve predisporre entro 180 giorni il piano regionale per le energie alternative e, fino all’approvazione dello stesso, è sospeso l’iter autorizzativo di tutti i progetti eolici.
«Nella moratoria», dicono dal comitato, «si vieta la realizzazione di impianti eolici nelle aree di tutela e quelle periferiche a specie protette come il nibbio, grifone, orso, lanario, biancone e aquila reale. Vogliamo ringraziare Lipu, Stazione ornitologica abruzzese, Salviamo l’orso, enti, persone e i consiglieri regionali che hanno fatto questo grande gesto di rispetto per l’Abruzzo verde (veramente) e che hanno sostenuto e lavorato per la causa con noi».
Per sei mesi quello che viene definito il “pericolo eolico selvaggio” è scongiurato sui monti prospicenti l’abitato di Civitaluparella, ben 47 pale eoliche alte 150 metri che saranno dislocate, oltre che nel territorio di Civitaluparella, anche in quelli di Fallo, Montelapiano, Montenerodomo, altre dieci sono previste a confine con Montenerodomo (una decina), cinque (di cui qualcuna anche in aree boscate) tra Colledimezzo e Montazzoli e altre sette tra Pizzoferrato e Quadri.
«Noi continueremo la battaglia», dicono al comitato, «anzi la vera battaglia inizia adesso perché entro 180 giorni sarà redatto il piano regionale per le energie alternative nel quale è prevista l’esclusione dei progetti, anche in corso di autorizzazione, nelle Iba (important bird area, ndc), in aree di presenza del nibbio, grifone, lanario, biancone, aquila reale, orso e aree periferiche alle Zps (zone di protezione speciale, ndc). Siamo fiduciosi che i prossimi amministratori regionali facciano in modo che la moratoria diventi legge».
«È stata introdotta», ha detto Acerbo, «una norma che pone un freno all’eolico selvaggio e a tutela dell’avifauna e dell’orso come da tempo richiesto dalle associazioni ambientaliste, dagli esperti e dalle comunità locali». Fino all’approvazione del piano da parte del consiglio è sospeso l’iter autorizzativo oltre che per gli impianti eolici anche per quelli fotovoltaici in zona agricola e per centrali a biomasse di potenza superiore a 1 mw.
Matteo Del Nobile
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