Moto bruciata, controlli nelle aree di servizio

I carabinieri a caccia di filmati sugli attentatori mentre riempiono la bottiglia di benzina

VASTO. A 24 ore dall’incendio doloso che ha distrutto la moto della famiglia, i genitori di Ettore Primiceri continuano ad accusare fastidi provocati dall’inalazione del fumo denso e nero che ha invaso tutti gli appartamenti del condominio di via Ragusa in cui Primiceri abita.

Quando il loro appartamento si è riempito di fumo hanno cercato di uscire ma il fuoco glielo ha impedito. Le pareti annerite della casa e la fuliggine raccontano la notte di paura. «Fortunatamente si stanno riprendendo ma la paura è stata davvero tanta», afferma preoccupato il titolare dello stabilimento balneare Il Trabocco.

L’incendiario è entrato in azione la notte fra venerdì e sabato poco prima delle 2. Gli investigatori tacciono ma sembrano escludere la pista del mitomane. Le modalità del gesto raccontano la determinazione a distruggere. E questa volta il fuoco ha rischiato di far saltare in aria un intero condominio. «Quello che è accaduto è gravissimo. Un gesto simile non può essere sottovalutato», dicono le scampate vittime.

I carabinieri sono al lavoro per individuare il responsabile del rogo. In via Ragusa non ci sono telecamere ma lungo la riviera sì. Qualche obiettivo potrebbe avere ripreso gli attentatori in fuga. Altri controlli verranno fatti alle stazioni di servizio per verificare se qualcuno ha fatto benzina in un self service ma anzichè il serbatoio dell’auto ha riempito una bottiglia. La bottiglia con la quale l’incendiario ha firmato l’attentato lasciandola accanto alla moto in fiamme.

L’elenco degli incendi dolosi nel Vastese è lunghissimo, ma solo in un’altra occasione l’autore ha lasciato la bottiglia vuota vicino al rogo. E anche allora la vittima era un pescatore. È forse un messaggio? Impossibile rispondere. I carabinieri confidano nella collaborazione di qualche testimone che possa vere assistito alla scena.

Ieri mattina Ettore Primiceri preoccupato per le condizioni di salute dei genitori ha consultato il proprio legale, l’avvocato Giovanni Cerella. «L’auspicio è che i carabinieri riescano a individuare l’autore di un gesto gravissimo che non ha danneggiato solo Primiceri, ma la sua famiglia ed altre quattro coinquilini dello stesso stabile», afferma l’avvocato Cerella. «Si è rischiato una violenta esplosione. Il mio cliente si costituirà parte civile», annuncia Cerella.

Paola Calvano

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