i nuovi provvedimenti del questore 

Movida allo Scalo, 16enni pestati: vietati i locali ai due aggressori

CHIETI. Hanno macchiato la movida aggredendo senza motivo due ragazzini. Pensavano di averla fatta franca, ma adesso non potranno mettere più piede, per ben due anni, nei pub e nei bar di Chieti...

CHIETI. Hanno macchiato la movida aggredendo senza motivo due ragazzini. Pensavano di averla fatta franca, ma adesso non potranno mettere più piede, per ben due anni, nei pub e nei bar di Chieti Scalo. Il questore Francesco De Cicco ha firmato nei confronti di due giovani, all’epoca dei fatti 17enni, il Daspo Willy, ovvero il divieto di accesso e di stazionamento nei pressi dei locali; una misura di prevenzione che prende il nome dal cuoco di origine capoverdiana ucciso a Colleferro il 6 settembre 2020. L’ultimo provvedimento, scattato a seguito dell’iter amministrativo avviato dalla Divisione polizia anticrimine, si riferisce a un episodio avvenuto lo scorso 23 aprile.
LA RICOSTRUZIONE
La violenza si scatena verso le 23 nella prima serata del lungo weekend della festa della Liberazione. I sedicenni stanno scendendo da una delle scalinate della Galleria Scalo, in viale Benedetto Croce, che ospita pub, negozi, ristoranti e studi professionali. I problemi cominciano quando i due amici incrociano altri ragazzi. Uno di loro, infatti, sembra voler trovare a tutti i costi un pretesto per litigare. Così, rivolgendosi ai minorenni, pronuncia una frase del tipo: «Cosa avete detto?». Tempo qualche secondo e comincia l’aggressione. La coppia di amici viene presa a schiaffi e pugni in faccia. Uno dei sedicenni, a causa dei forti colpi ricevuti, cade a terra. E qui accade la cosa più grave, perché gli aggressori infieriscono su quel ragazzino che, ormai, non è nelle condizioni di accennare neppure un minimo di reazione: lo prendono a calci al volto e alla testa. Solo quando i violenti si allontanano, i due amici – con i volti tumefatti e sanguinanti – possono raggiungere la strada per lanciare l’allarme. Sono logicamente spaventati e chiedono aiuto a una pattuglia dei carabinieri che si trova a poca distanza insieme alle forze di polizia impegnate nei controlli nella zona della movida. I militari dell’Arma prestano i primi soccorsi, avviano fin da subito gli accertamenti e individuano i due aggressori.
IL PROVVEDIMENTO
A distanza di pochi mesi, dopo la denuncia, è arrivato anche il Daspo Willy. «I provvedimenti emessi», spiegano dalla questura, «hanno una precisa finalità preventiva, mirando a limitare la libertà di movimento dei destinatari al fine di contenere la loro pericolosità sociale». La violazione del Daspo Willy è punita con la reclusione da sei mesi a due anni e con la multa da 8mila a 20mila euro. «Massima è l’attenzione rivolta al fenomeno della movida violenta», chiudono dalla questura, «e continui sono i servizi in ambito provinciale che vedono la partecipazione della polizia di Stato, dei carabinieri e della guardia di finanza». (g.let.)