Muore nell’incendio dell’hotel
Operaio di San Salvo era in vacanza in Venezuela
SAN SALVO. E’ morto in vacanza, in Venezuela, soffocato nel sonno dal fumo dell’incendio divampato nell’albergo in cui alloggiava a Città Por Lamar, nell’isola Margarita. Lorenzo Samuele, operaio di 46 anni, era originario di San Salvo e da anni si era trasferito a Terni. La tragedia è avvenuta la notte di Natale.
L’operaio, che da qualche mese viveva solo, aveva deciso di concedersi per le festività natalizie un viaggio nelle isole dell’America Latina. Ma laggiù ha trovato la morte.
Un nuovo dramma per papà Rocco che solo un anno fa ha perso un altro figlio stroncato nel bagno di casa da un infarto.
A San Salvo le notizie si rincorrono, arrivano frammentarie e confuse. L’unica certezza è che Lorenzo Samuele è morto e che al momento della disgrazia, stando a quanto riferito da alcuni conoscenti, era solo. L’uomo, che lavorava da 15 anni nelle Acciaierie Umbre di Terni, aveva da qualche mese interrotto una relazione con una ragazza del posto.
Forse anche per questo, per non arrendersi alla solitudine e al rimpianto, aveva deciso di festeggiare il Natale al caldo dell’isola Margarita.
Ma la sfortuna era in agguato. Durante la notte del 25, per cause da accertare, nell’albergo in cui l’operaio alloggiava si è sviluppato un incendio. Lorenzo Samuele era nella sua stanza. Probabilmente stava dormendo. Le esalazioni lo hanno ucciso. I soccorritori non sono riusciti a salvarlo.
Domenica mattina il Consolato venezuelano ha comunicato la terribile notizia al fratello minore di Lorenzo, Nicola. E’ toccato a quest’ultimo avvertire il padre Rocco. Poi, il giovane è partito per il Venezuela per il pietoso rito del riconoscimento della salma. Quest’ultina difficilmente sarà rimpatriata prima del 2 gennaio.
Le autorità del posto sono infatti alle prese con l’inchiesta e fra accertamenti e tempi burocratici, il rientro di Lorenzo Samuele in Italia non è previsto prima della fine della settimana.
Il padre dello sfortunato operaio è chiuso in casa. La morte di Lorenzo ha riaperto la ferita della perdita dell’altro figlio avvenuta la sera del 30 settembre 2008. Era stato proprio lui a soccorrere il figlio agonizzante.
Per mesi Rocco Samuele lo ha pianto. E proprio quando stava sembrava stesse per riprendersi, sulla famiglia si è abbattuta un’altra tragedia.
«Per un genitore la morte di un figlio è straziante, e Rocco ne ha persi due in 14 mesi. Sta malissimo e non si dà pace», commentano preoccupati i vicini di casa. Anche se negli ultimi anni Lorenzo veniva di rado a San Salvo, in paese si ricordano di lui.
Dopo aver frequentato l’Istituto professionale aveva cercato e trovato lavoro fuori regione. Lo aveva trovato alle acciaierie di Terni e da anni, ormai, avev scleto di vivere in Umbria. La notizia della sua tragica fine ha sconvolto anche i compagni di lavoro.
L’operaio, che da qualche mese viveva solo, aveva deciso di concedersi per le festività natalizie un viaggio nelle isole dell’America Latina. Ma laggiù ha trovato la morte.
Un nuovo dramma per papà Rocco che solo un anno fa ha perso un altro figlio stroncato nel bagno di casa da un infarto.
A San Salvo le notizie si rincorrono, arrivano frammentarie e confuse. L’unica certezza è che Lorenzo Samuele è morto e che al momento della disgrazia, stando a quanto riferito da alcuni conoscenti, era solo. L’uomo, che lavorava da 15 anni nelle Acciaierie Umbre di Terni, aveva da qualche mese interrotto una relazione con una ragazza del posto.
Forse anche per questo, per non arrendersi alla solitudine e al rimpianto, aveva deciso di festeggiare il Natale al caldo dell’isola Margarita.
Ma la sfortuna era in agguato. Durante la notte del 25, per cause da accertare, nell’albergo in cui l’operaio alloggiava si è sviluppato un incendio. Lorenzo Samuele era nella sua stanza. Probabilmente stava dormendo. Le esalazioni lo hanno ucciso. I soccorritori non sono riusciti a salvarlo.
Domenica mattina il Consolato venezuelano ha comunicato la terribile notizia al fratello minore di Lorenzo, Nicola. E’ toccato a quest’ultimo avvertire il padre Rocco. Poi, il giovane è partito per il Venezuela per il pietoso rito del riconoscimento della salma. Quest’ultina difficilmente sarà rimpatriata prima del 2 gennaio.
Le autorità del posto sono infatti alle prese con l’inchiesta e fra accertamenti e tempi burocratici, il rientro di Lorenzo Samuele in Italia non è previsto prima della fine della settimana.
Il padre dello sfortunato operaio è chiuso in casa. La morte di Lorenzo ha riaperto la ferita della perdita dell’altro figlio avvenuta la sera del 30 settembre 2008. Era stato proprio lui a soccorrere il figlio agonizzante.
Per mesi Rocco Samuele lo ha pianto. E proprio quando stava sembrava stesse per riprendersi, sulla famiglia si è abbattuta un’altra tragedia.
«Per un genitore la morte di un figlio è straziante, e Rocco ne ha persi due in 14 mesi. Sta malissimo e non si dà pace», commentano preoccupati i vicini di casa. Anche se negli ultimi anni Lorenzo veniva di rado a San Salvo, in paese si ricordano di lui.
Dopo aver frequentato l’Istituto professionale aveva cercato e trovato lavoro fuori regione. Lo aveva trovato alle acciaierie di Terni e da anni, ormai, avev scleto di vivere in Umbria. La notizia della sua tragica fine ha sconvolto anche i compagni di lavoro.