Muore schiacciato dal trattore Il corpo scoperto il giorno dopo
Vincenzo Galasso aveva 58 anni. L’allarme lanciato dalla madre. Oggi l’addio a Francavilla
CHIETI. L’hanno trovato morto, schiacciato dal trattore, il giorno dopo la tragedia. Vincenzo Galasso, 58 anni, di Francavilla al Mare, è la vittima dell’ennesimo incidente agricolo avvenuto in Abruzzo. L’uomo ha perso la vita in un terreno di sua proprietà, a Ripa Teatina, in via Castelluccio, non lontano dal distributore di carburanti Mangifesta e dalla cantina sociale. Gli accertamenti dei carabinieri hanno escluso responsabilità da parte di altre persone: il sostituto procuratore della Repubblica di Chieti Lucia Anna Campo ha già dato il nulla osta ai funerali, che saranno celebrati oggi alle 15.30, a Francavilla, nella chiesa di Santa Maria Maggiore.
LA TRAGEDIA
In base a quanto ricostruito, Galasso – che viveva da solo in contrada Castelvecchio – sabato è andato a lavorare in campagna. Nel pomeriggio, in un tratto in discesa della sua vigna, il mezzo agricolo sul quale si trovava si è ribaltato, non lasciandogli scampo. Il cinquantottenne non è riuscito neppure a chiedere aiuto: il decesso, probabilmente, è avvenuto all’istante.
LA SCOPERTA DEL CORPO
I familiari hanno lanciato l’allarme solo ieri mattina. Quando la mamma Liliana e la sorella Mariella, che vivono nelle vicinanze di Vincenzo, sono andati a casa sua, si sono subito preoccupati per quell’insolita assenza. Le ricerche si sono concentrate immediatamente nei terreni di Ripa Teatina, considerando che all’esterno dell’abitazione non c’era il trattore. Intorno alle 9 c’è stata la tragica scoperta. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della sezione radiomobile della compagnia di Chieti, quelli della stazione di Villamagna, i vigili del fuoco del comando provinciale e il 118. Ma ormai non c’era più niente da fare.
IL RITRATTO
Dal successivo sopralluogo dei militari dell’Arma non sono emersi elementi tali da fare ipotizzare qualcosa di diverso da un incidente agricolo. A quel punto, il pubblico ministero ha ritenuto non necessario disporre l’autopsia. Galasso era un dipendente della Sirti, azienda specializzata nella progettazione, realizzazione e manutenzione di grandi reti di telecomunicazione, e adorava la campagna: «La natura», scriveva su Facebook qualche tempo fa, «ama l’agricoltore. I miei vigneti producono uva bianca e uva nera in contemporanea». La camera ardente, già dal primo pomeriggio di ieri, è stata allestita nell’obitorio del cimitero di Francavilla.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
LA TRAGEDIA
In base a quanto ricostruito, Galasso – che viveva da solo in contrada Castelvecchio – sabato è andato a lavorare in campagna. Nel pomeriggio, in un tratto in discesa della sua vigna, il mezzo agricolo sul quale si trovava si è ribaltato, non lasciandogli scampo. Il cinquantottenne non è riuscito neppure a chiedere aiuto: il decesso, probabilmente, è avvenuto all’istante.
LA SCOPERTA DEL CORPO
I familiari hanno lanciato l’allarme solo ieri mattina. Quando la mamma Liliana e la sorella Mariella, che vivono nelle vicinanze di Vincenzo, sono andati a casa sua, si sono subito preoccupati per quell’insolita assenza. Le ricerche si sono concentrate immediatamente nei terreni di Ripa Teatina, considerando che all’esterno dell’abitazione non c’era il trattore. Intorno alle 9 c’è stata la tragica scoperta. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della sezione radiomobile della compagnia di Chieti, quelli della stazione di Villamagna, i vigili del fuoco del comando provinciale e il 118. Ma ormai non c’era più niente da fare.
IL RITRATTO
Dal successivo sopralluogo dei militari dell’Arma non sono emersi elementi tali da fare ipotizzare qualcosa di diverso da un incidente agricolo. A quel punto, il pubblico ministero ha ritenuto non necessario disporre l’autopsia. Galasso era un dipendente della Sirti, azienda specializzata nella progettazione, realizzazione e manutenzione di grandi reti di telecomunicazione, e adorava la campagna: «La natura», scriveva su Facebook qualche tempo fa, «ama l’agricoltore. I miei vigneti producono uva bianca e uva nera in contemporanea». La camera ardente, già dal primo pomeriggio di ieri, è stata allestita nell’obitorio del cimitero di Francavilla.
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