Muore un paziente, 18 medici indagati
La denuncia presentata dai familiari di un 64enne di Bucchianico deceduto a Villa Pini. Aperto un fascicolo per omicidio colposo
CHIETI. Diciotto medici dell’ospedale Santissima Annunziata e della casa di cura Villa Pini sono indagati per la morte di Giuseppe D’Orazio, un paziente di 64 anni di Bucchianico. L’inchiesta è scattata dopo la denuncia presentata dalla moglie dell’uomo, affetto da una grave patologia, che è deceduto lo scorso 23 dicembre a Villa Pini. Il sostituto procuratore Marika Ponziani ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di reato di omicidio colposo. L’invio degli avvisi di garanzia ai medici che hanno seguito il paziente, prima durante il ricovero al policlinico e poi nella clinica privata, è un atto dovuto – in vista di un esame irripetibile come quello dell’autopsia – che permetterà a tutti gli indagati di nominare un proprio consulente. Al momento, dunque, non è stata accertata alcuna responsabilità medica e non è assolutamente detto che ce ne siano.
D’Orazio è arrivato al policlinico Santissima Annunziata all’inizio di novembre: è stato assistito nel reparto di cardiologia e unità di terapia intensiva cardiologica (Utic), poi in quello di anestesia e terapia intensiva cardiochirurgica. A fine novembre è stato disposto il trasferimento del paziente nel centro di riabilitazione di Villa Pini. Le sue condizioni, già molto gravi, sono ulteriormente peggiorate fino al decesso. I medici hanno provato a rianimarlo in tutti i modi, ma non c’è stato niente da fare. Un dolore immenso per la moglie Anna Maria, le figlie Barbara e Federica e il fratello Franco. I funerali si sono celebrati nella chiesa di San Michele Arcangelo, a Bucchianico, il 26 dicembre. Ma, a distanza di qualche giorno dall’ultimo saluto, la moglie ha deciso di rivolgersi ai carabinieri della stazione di Bucchianico e di presentare una denuncia per presunte carenze legate alle cure. A quel punto sono scattati gli accertamenti della procura. La salma, trasportata dall’agenzia funebre La Sacra all’obitorio dell’ospedale di Chieti, è stata bloccata in una cella frigorifera prima della cremazione prevista per dopo Capodanno. Gli investigatori hanno raggiunto il policlinico e Villa Pini per sequestrare le cartelle cliniche, ovvero l’insieme dei documenti che raccolgono le informazioni sul percorso diagnostico-terapeutico seguito dal paziente.
Dopo un primo esame delle carte acquisite dai militari dell’Arma, il pm Ponziani ha iscritto 18 nomi sul registro degli indagati indicando come consulente della procura il medico legale Cristian D’Ovidio. L’autopsia, che verrà eseguita in settimana, sarà il primo passo decisivo dell’inchiesta aperta per scoprire o escludere definitivamente eventuali colpe mediche. Gli indagati sono difesi dall’avvocato d’ufficio Rocco Di Sipio.
D’Orazio è arrivato al policlinico Santissima Annunziata all’inizio di novembre: è stato assistito nel reparto di cardiologia e unità di terapia intensiva cardiologica (Utic), poi in quello di anestesia e terapia intensiva cardiochirurgica. A fine novembre è stato disposto il trasferimento del paziente nel centro di riabilitazione di Villa Pini. Le sue condizioni, già molto gravi, sono ulteriormente peggiorate fino al decesso. I medici hanno provato a rianimarlo in tutti i modi, ma non c’è stato niente da fare. Un dolore immenso per la moglie Anna Maria, le figlie Barbara e Federica e il fratello Franco. I funerali si sono celebrati nella chiesa di San Michele Arcangelo, a Bucchianico, il 26 dicembre. Ma, a distanza di qualche giorno dall’ultimo saluto, la moglie ha deciso di rivolgersi ai carabinieri della stazione di Bucchianico e di presentare una denuncia per presunte carenze legate alle cure. A quel punto sono scattati gli accertamenti della procura. La salma, trasportata dall’agenzia funebre La Sacra all’obitorio dell’ospedale di Chieti, è stata bloccata in una cella frigorifera prima della cremazione prevista per dopo Capodanno. Gli investigatori hanno raggiunto il policlinico e Villa Pini per sequestrare le cartelle cliniche, ovvero l’insieme dei documenti che raccolgono le informazioni sul percorso diagnostico-terapeutico seguito dal paziente.
Dopo un primo esame delle carte acquisite dai militari dell’Arma, il pm Ponziani ha iscritto 18 nomi sul registro degli indagati indicando come consulente della procura il medico legale Cristian D’Ovidio. L’autopsia, che verrà eseguita in settimana, sarà il primo passo decisivo dell’inchiesta aperta per scoprire o escludere definitivamente eventuali colpe mediche. Gli indagati sono difesi dall’avvocato d’ufficio Rocco Di Sipio.