palazzo d’avalos
Murato in casa dal tabellone
Proprietario trova l’ingresso ostruito dal cartellone elettorale
VASTO. Apre la porta di casa per uscire e trova l’uscio sbarrato da una tabellone destinato a ospitare la pubblicità elettorale dei candidati al Senato alle prossime elezioni politiche. La singolare disavventura è capitata a Roberto Raimondi, vastese e proprietario di due appartamenti a Palazzo D’Avalos. L’uomo che risiede in una delle due case, martedì mattina ha trovato l’ingresso ostruito da una lastra di compensato.
La zona al centro della città è sempre stata utilizzata per la pubblicità elettorale. «Un conto è appoggiare i pannelli ai muri, un conto è occludere l’ingresso di un’abitazione», protesta. Per poter uscire Raimondi è stato costretto a sganciare il tabellone dal chiodo che lo assicurava alla porta di casa girandolo di 45 gradi. «Una cosa veramente assurda considerato che a soli dieci, metri sul lato sinistro della porta, c’è tantissimo spazio e disposizione. Senza parlare poi del modus operandi arbitrario e distratto di chi ha deciso di sistemare i tabelloni elettorali in piazza Del Popolo senza tenere in alcuna considerazione chi abita qui».
Per amore di verità va detto che Raimondi avrebbe potuto comunque uscire da casa arrampicandosi su una scaletta interna che gli permette di accedere a un altro appartamento di sua proprietà che sbocca nell’androne di Palazzo D'Avalos. «Ma io ho diritto di uscire dalla porta di casa mia senza cercare altre vie d’uscita», protesta il cittadino. «La verità è che sono stato impacchettato nel mio domicilio», sbotta Raimondi.
Il residente non riesce a trovare alcuna spiegazione a quello che considera un abuso oltre che una grave scorrettezza. Il maltempo e il forte vento gli hanno dato una mano spostando in parte il tabellone.
«Se dopo una nevicata trovi l’uscio di casa ostruito cerchi una soluzione per uscire. È esattamente quello che sono stato costretto a fare io per uscire da casa mia. La speranza è che qualcuno venga a rimuovere prima possibile questo tabellone e lo sistemi in un altro angolo della piazza. Di spazi liberi a disposizione ce ne sono tantissimi». (p.c.)
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