Musica da camera cento in gara a palazzo de’ Mayo
Settimo concorso “Città di Chieti premio Abruzzo” partecipanti di ogni età provenienti da tutta Italia
CHIETI. Cento musicisti provenienti da ogni parte d’Italia e del mondo per cimentarsi in un concorso internazionale che quest’anno taglia la sua settima edizione.
Il capoluogo teatino, da oggi, diventa per tre giorni capitale della musica da camera grazie al concorso internazionale “Città di Chieti, premio Abruzzo” organizzato dalla Società italiana di musica e teatro (Simt) di Chieti.
Il sipario sull’attesa kermesse si alzerà questa mattina nell’auditorium della Fondazione Carichieti, all’interno di palazzo De Mayo.
«I concorrenti si esibiranno in pubblico e saranno divisi per categoria», anticipa il maestro Antonello Pellegrini, presidente Simt Chieti, «a seconda dell’età dei partecipanti. Non dimentichiamo che il concorso è aperto a musicisti con un’età variegata che va dai 5 anni in su».
Sono cento, nel dettaglio, gli iscritti al concorso dopo che la Simt si è vista costretta a respingere molte richieste di iscrizione pervenute nell’ultima ora.
Alla gara parteciperanno professionisti o artisti in erba di musica da camera provenienti da Germania, Russia, Svizzera, Ungheria, Francia e, addirittura, da Giappone e Cina.
Tutti faranno rotta su Chieti per mettersi in gara tra loro e contendersi la settima edizione del concorso internazionale di musica da camera “Città di Chieti, premio Abruzzo.” Un appuntamento di prestigio che si avvarrà di una giuria d’eccezione composta, oltre che dal maestro Pellegrini, dal direttore d’orchestra teatino Maurizio Colasanti, da Aurelio Bigi, già commissario del teatro Marrucino e assessore alla cultura del Comune di Bucchianico, nonché volto noto della cultura cittadina, da Sandro Carbone, flautista, docente di conservatorio Luisa d’Annunzio di Pescara e primo flauto dei Fiati italiani e da Pierluigi Secondi, concertista, anche lui docente del conservatorio pescarese.
«Ci avvarremo di esperti del settore», aggiunge Pellegrini, « e di rappresentanti eminenti della cultura del territorio che verrà impreziosito da un concorso sempre più conosciuto in Italia, in Europa e, persino, nel Mondo. L’augurio è di vedere l’auditorium di palazzo De Mayo gremito in ogni ordine di posto durante la tre giorni di competizione musicale».
L’obiettivo del concorso organizzato dalla Simt di Chieti è quello di accendere i fari sull’antica Teate che, da sempre, ambisce a ritagliarsi uno spazio importante per tutto quanto ruota intorno alla cultura.
Non a caso il concorso internazionale di musica da camera “Città di Chieti” mira a perseguire una crescita culturale attraverso l’universalità della musica.
«Sono giunte a Chieti persone provenienti da nazioni diverse, che parlano lingue differenti ma che, nonostante questo, si capiscono al volo», spiega Colasanti, «grazie al linguaggio universale della musica».
Jari Orsini
©RIPRODUZIONE RISERVATA+