Natale tra crisi e scioperi per Gir Sud e Valteck
Gissi, sindacati e operai mobilitati con manifestazioni di protesta e appelli ai giudici Tutto fermo per la riconversione-bis della ex Golden Lady con 300 dipendenti
GISSI. Ancora una volta è Natale. Ma quest’anno non ci sono luminarie accese in Val Sinello. Più di cinquecento lavoratori e altrettante famiglie passeranno un Natale tristissimo. E il 2014 non porta alcuna certezza. Il nuovo anno si aprirà alla Gir Sud con otto ore di sciopero spalmate su quattro giorni: 7, 8, 9 e 10 gennaio. Hanno concluso il 2013 con un presidio i lavoratori della ex Golden Lady. Ancora una volta alle tante rassicurazioni non sono seguiti i fatti. Non hanno più la forza di protestare i dipendenti della Valteck. Lo stabilimento è chiuso dal 1° novembre e il giudice del lavoro nei giorni scorsi ha confermato il provvedimento. «Chiediamo al giudice di far rientrare 15 lavoratori rimasti senza stipendio nella procedura di fallimento del gruppo Valsinello», dice Mario Codagnone, segretario provinciale della Cgil.
Gir Sud. Venerdì scorso la fabbrica ha spento gli impianti e i lavoratori hanno cominciato le ferie di fine anno. A differenza di un anno fa, però, sono tornati a casa senza stipendio nè tredicesima. Dopo un’assemblea in fabbrica, le Rsu hanno deciso di organizzare una protesta. Per quattro giorni, dal 7 al 10 gennaio, incroceranno le braccia per due ore al giorno. Chiedono certezze i lavoratori della Gir Sud. «Siamo molto preoccupati», dicono Mario Codagnone (Cgil) e Primiano Biscotti (Cisl). «Il gruppo prosegue la internazionalizzazione cadenzando il suo ingresso in mercati diversi. La crisi non deve ricadere ancora una volta sui lavoratori del Vastese. La politica e le istituzioni devono fare la loro parte», protestano i sindacati.
Golden Lady. Gli oltre 300 dipendenti della ex fabbrica di calze non dimenticheranno tanto facilmente un anno fatto di delusioni, sacrifici e proteste. L’eco della loro lotta è arrivato a Roma e ha rimesso in moto la macchina della riconversione, ma procede tutto troppo a rilento. Il Natale dei lavoratori ex Golden Lady è un Natale di delusione e di attesa.
Valteck. La situazione più delicata al momento è quella dei lavoratori della Valteck rimasti dal 1° novembre senza lavoro a causa del sequestro del capannone in cui operavano. Il sequestro è stato confermato nei giorni scorsi. «Lanciamo un nuovo appello al giudice del lavoro del tribunale di Vasto, Elio Bongrazio, e al curatore fallimentare per chiedere il reinserimento dei lavoratori della Valteck nel fallimento del Gruppo Valsinello. In questo modo riuscirebbero ad avere almeno la mobilità», afferma Codagnone. Cgil, Cisl e Uil chiedono alla politica di intervenire concretamente per salvare non solo Valteck ma l’intera Val Sinello. «La zona industriale sta morendo. Servono incentivi, servizi, iniziative che possano rianimare quest’area. Non c’è più tempo da perdere: ne è stato perso fin troppo», concludono i sindacati.
Paola Calvano
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