Negozianti contro il Comune

Pochi parcheggi e scarsa illuminazione in viale Abruzzo

CHIETI. «A voi i posti di lavoro, a noi lavoro senza posti!». È il provocatorio striscione issato da un folto gruppo di commercianti dello Scalo che operano nel tratto di viale Abruzzo compreso tra l'incrocio di via Ortona e l'intersezione di via Capestrano. Sono furenti con il Comune. Lamentano l'assenza cronica di posti auto, le multe selvagge subite e l'abbandono della zona.

Una sorta di terra di nessuno che, però, è ogni giorno un crocevia per centinaia di persone. Un quartiere della città prettamente commerciale e in rapida espansione stretto nella morsa dell'incuria. I marciapiedi sono sporchi, l'illuminazione pubblica funziona a singhiozzo e, soprattutto, non ci sono parcheggi. Peraltro chi lascia l'automobile sul marciapiede viene subito multato dai vigili urbani. Che, dicono, si catapultano sul posto nel fine settimana. Così la clientela scappa.

«Se dobbiamo pagare noi i gettoni di presenza ai nostri validi consiglieri comunali» ironizza Moreno Miccoli, del parrucchiere Nadia&Moreno «ce lo dicano chiaramente. Siamo pronti a riconsegnare le chiavi dei nostri negozi al sindaco».

Nei giorni scorsi, a sentire gli esercenti, si è toccato l'apice del malumore. «Abbiamo lavorato soltanto nel fine settimana considerando che negli altri giorni nessuno riesce a raggiungerci con la macchina. All'improvviso è arrivata una pattuglia di vigili urbani» racconta Miccoli «e c'è stato un fuggi fuggi generale della clientela. Chiediamo buon senso». Da abbinare ad una maggiore cura della zona, piena di negozi ma anche di disservizi. «La sporcizia è ovunque. Non vediamo uno spazzino davanti alle nostre attività da mesi. Al mattino» spiega Simone Zappacosta di Zetacolor «ritrovo spesso ogn i genere di immondizia e sporcizia».

Spostandosi di qualche metro l'umore dei commercianti non cambia. «Il problema della mancanza di un adeguato numero di parcheggi» dice Massimiliano De Luca dell'armeria Il tempio di Ares «si è fatto ormai insostenibile. Addirittura alcuni clienti stanno ricevendo verbali di multe a casa senza un regolare preavviso. In questo modo saremo costretti a chiudere bottega presto. Il Comune ci ascolti e si faccia vedere».

Qualche passante fa notare il cattivo funzionamento dell'illuminazione pubblica e il fatto che la sosta a disco orario istituita con tanto di cartello non è mai entrata in vigore. Di recente sono stati registrati anche piccoli furti in pieno giorno. «Mi hanno rubato un cellulare. Per il resto» spiega Giuseppe Rizzo che vende telefonini e pc «non c'è controllo, i parcheggi non esistono e l'arredo urbano lascia a dir poco a desiderare».

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