Negri Sud, in cento in cassa integrazione

Santa Maria Imbaro, l’istituto di ricerca sempre più in difficoltà. I sindacati: istituzioni assenti

SANTA MARIA IMBARO. La cassa integrazione si abbatte di nuovo sui camici bianchi. È iniziato ieri il ricorso alla cassa integrazione in deroga, applicata alla totalità, per cento dipendenti dell’istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri Sud. Le difficoltà economiche e finanziarie dell’ente non sono mai state superate, ormai da qualche anno.

Da mesi i dipendenti, i borsisti e i ricercatori del centro, a rotazione hanno avuto lo stipendio decurtato in regime di cassa integrazione. Da ieri l’applicazione dell’istituto dell'Inps prosegue al 100% mentre si fa ancora più incerto il destino del Negri Sud.

«Passano giorni e mesi di totale inefficienza», criticano Sergio Aliprandi (Filcams-Cgil) ed Ermesto Magnifico (Fisascat-Cisl), «ed è assente una qualsiasi rassicurazione sugli sviluppi istituzionali che portano i dipendenti a subire scelte dirigenziali drammatiche o quasi suicide sul blocco delle attività al 100%».

I rappresentanti sindacali stigmatizzano anche l’uso «discriminatorio» della cassa integrazione in deroga per cui chi «è fermo da qualche anno, continuerà a percepire sempre meno salario integrativo per circa il 30% per via degli effetti di riduzione economica degli ammortizzatori sociali previsti dall’Inps e dalla legislazione vigente».

E nel panorama complessivo dell’istituto diretto da Gianni Tognoni si assiste anche a una situazione di stallo del programma della Provincia che doveva prevedere in tempi brevi la cessione della sede dell’istituto scientifico, a Santa Maria Imbaro, a una nuova fondazione Negri Sud, ancora da costituire formalmente. Un passaggio che da più parti era stato salutato come l’unica soluzione possibile per la salvezza del centro ricerche.

«Assistiamo quotidianamente a un rimpallo di responsabilità tra la Regione, che identifica nella Provincia di Chieti un ritardo decisionale, e la Provincia che continua a richiedere di legiferare a livello regionale un sostegno economico al Negri», criticano Aliprandi e Magnifico, «nel frattempo però il tempo scorre inesorabile e ciò crea inevitabili drammaticità di affidabilità e fiducia nei confronti degli istituti di credito. Chiediamo», concludono i sindacati, «la convocazione urgente di un incontro con i presidenti della Region e della provincia di Chieti».

Daria De Laurentiis

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