Santa maria Imbaro
Negri Sud, valore della sede stima tra due settimane
SANTA MARIA IMBARO. Entro quindici giorni saranno pronte le stime sul valore patrimoniale dell’istituto che ospita il Negri Sud in modo da poter avviare la trasformazione dell'omonimo consorzio in...
SANTA MARIA IMBARO. Entro quindici giorni saranno pronte le stime sul valore patrimoniale dell’istituto che ospita il Negri Sud in modo da poter avviare la trasformazione dell'omonimo consorzio in fondazione ed effettuare così la donazione dello stabile al centro di ricerche.
Lo ha annunciato il presidente della Provincia, Enrico Di Giuseppantonio, al termine di una riunione svoltasi ieri mattina in Provincia con il dirigente di settore affari finanziari, Rodolfo Rispoli, il direttore amministrativo del consorzio Negri Sud, Claudio Di Nenno, e i consiglieri provinciali, Paolo Sisti e Federico Fioriti.
«Entro il prossimo mese di agosto», sottolinea il presidente Di Giuseppantonio, «una volta acquisite le stime relative al valore patrimoniale del consorzio Negri Sud e dell’immobile che la Provincia intende donare al centro ricerche, il consiglio provinciale potrà già pronunciarsi sulla trasformazione del consorzio in fondazione e la donazione dell’immobile, importanti passaggi nella soluzione delle problematiche che attanagliano il Negri Sud». Secondo la roadmap illustrata dalla Provincia lo scorso febbraio, già nel mese di maggio la faccenda sarebbe dovuta essere definitivamente risolta. Ad evidenziare e stigmatizzare i ritardi nel processo di salvezza del prestigioso centro di ricerche farmacologiche sono stati in questi giorni i sindacati Cgil e Cisl, i consiglieri di minoranza, Camillo D’Amico e Nicola Tinari e perfino la dirigenza del Negri Sud. «Rispetto alle tappe fissate», chiarisce Di Giuseppantonio, «c’è un leggero ritardo tecnico assolutamente giustificabile che speriamo di recuperare di qui alla fine dell'anno quando l'intero iter dovrà essere concluso. Chi ci accusa di perdere tempo evidentemente non conosce le procedure in materia e la loro complessità. Inoltre», prosegue il presidente della Provincia, «abbiamo chiesto un parere legale proprio per rimuovere i dubbi e le perplessità scaturiti dal confronto fra i consiglieri provinciali di maggioranza e di minoranza e alcuni rappresentanti del consiglio di amministrazione dello stesso Negri Sud».
I dubbi riguardavano, in particolare, la donazione modale dell’immobile che potrebbe servire al Negri come garanzia per prestiti e mutui presso le banche, e la trasformazione del consorzio in fondazione che vedrebbe al suo interno tre soci con pari quote di partecipazione: Negri Milano, Provincia e Regione. «A oggi», conclude Di Giuseppantonio, «la Regione deve ancora avviare l’iter per la propria parte di competenza: ho telefonato al presidente Gianni Chiodi affinchè anche il consiglio regionale venga sollecitato ad agire nei tempi che ci siamo dati». (d.d.l.)
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