«Nessuno crede più alla realizzazione del nuovo ospedale»
Il vicesindaco attacca la Regione mentre due liste civiche si mobilitano per le firme. Attesa di 16 mesi per l’ecodoppler
LANCIANO. Una raccolta firme in difesa del Renzetti; un incontro pubblico e la richiesta di un Consiglio straordinario sul futuro della sanità frentana. Si mobilitano le liste civiche Progetto Lanciano e Rinnoviamo Lanciano in difesa dell’ospedale sulla scia delle criticità del presidio evidenziate nei giorni scorsi sulle pagine del Centro da Mario Pupillo.
Il sindaco ha sottolineano il problema della carenza di personale, delle liste di attesa che diventano sempre più lunghe, e ha definito la realizzazione del nuovo ospedale un bluff, dato che non ci sarebbero i fondi per costruirlo.
«La descrizione di quel che sta accadendo al Renzetti fatta da Pupillo è purtroppo veritiera» commenta il vice sindaco Pino Valente, «la situazione di forte disagio da parte degli operatori sanitari è palpabile. Le lamentele che ricevo sia da parte di chi lavora che dagli utenti del Renzetti sono ormai quotidiane. L’ultima riguarda il problema delle liste per effettuare l’ecodoppler. Un cittadino mi ha mostrato incredulo e sconcertato la prenotazione effettuata per un doppler agli arti superiori: 3 marzo 2014. Sedici mesi di attesa, è impossibile che accadano cose del genere».
Quello delle attese bibliche per eseguire l’ecodoppler è il tallone d’Achille del Renzetti dove però ci sono liste lunghe anche per eseguire altri esami: 14 mesi per una mammografia, 6 mesi per una ecografia e una visita dermatologica. Per non parlare delle operazioni chirurgiche programmate dove le attese sono arrivate a quasi un anno.
«Il non voler abbattere le liste di attesa vuol dire invitare esplicitamente i pazienti frentani a emigrare in altre parti d’Abruzzo anche per esami di routine. Una vergogna» attacca Valente «che denota chiaramente la volontà del centrodestra regionale di uccidere scientificamente il Renzetti diventato un cronicario con i tagli dei posti letto effettuati». Liste di attesa che si allungano anziché accorciarsi, taglio di posti letto nonostante siano sotto la soglia dei livelli essenziali di assistenza, e non solo: le liste civiche evidenziano anche i mancati interventi per il miglioramento della degenza ospedaliera.
Per Valente, troppi reparti necessitano di ristrutturazione, ed è una vergogna che persone malate siano costrette a stare in stanzoni spesso con quattro letti e con i servizi igienici comuni per l’intera camerata ed esterni alle stanze. Condizioni che definisce disumane. Il tutto mentre si continua a parlare del nuovo ospedale che per Pupillo, come per Valente, «è solo un bluff. Al nuovo ospedale non crede più nessuno» prosegue il vicesindaco «ed è ora di pensare a un progetto di rilancio serio e concreto dell’attuale Renzetti».
Per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle tante criticità del presidio e sui tagli che si sono abbattuti e si stanno per abbattere sull’ospedale cittadino, il coordinatore delle liste civiche Marcello Rovetto annuncia l’avvio di una raccolta di firme e l’organizzazione di un incontro pubblico sul futuro della sanità frentana che deve essere difesa da tutti, «indipendentemente dai colori di partito».
Teresa Di Rocco
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