Niente acqua, scuole chiuse in 22 Comuni frentani

Interruzione del servizio per lavori. Martedì niente scuola a Lanciano e in altri 21 comuni

LANCIANO. Rubinetti a secco in 22 Comuni per oltre 24 ore. Da lunedì alle 20, fino a martedì alle 21, e nei centri più lontani anche fino all’alba di mercoledì, la Sasi sospenderà l’erogazione dell’acqua per effettuare dei lavori sulla conduttura di Borrechi a Castel Frentano. Bisogna collegare il vecchio acquedotto al nuovo, operazione che richiede almeno 24 ore di lavoro, necessaria per mettere fine alla perdita di migliaia di litri di acqua. La conseguenza è che martedì le scuole resteranno chiuse in quasi tutti i Comuni dove sarà sospesa l’erogazione idrica. Scatta, dunque, il piano dei rifornimenti.

Il collegamento della nuova conduttura realizzata a Borrechi (Castel Frentano) alla condotta principale del Verde è l’intervento che metterà fine alla perdita di milioni di litri di acqua e che va avanti da oltre 5 anni nella zona, ma è anche quello che causerà la sospensione del servizio idrico in 22 Comuni.

I rubinetti di tutti i centri al nord del fiume Sangro, a partire da Casoli, saranno a secco dalle 20 di lunedì alle 20 di martedì. Un’interruzione lunga, avvenuta l’ultima volta nel marzo dello scorso anno, quando il servizio fu sospeso per 24 ore in 39 comuni perché ci fu una rottura alla condotta principale del Verde a Fara San Martino. Ma questa volta non si tratta di guasti ma di riparazione programmata.

«Grazie a un bypass, la rete lesionata a Borrechi sarà ricostruita, non ci saranno più perdite e la portata dell’acquedotto tornerà a essere di 610 litri al secondo», spiega Domenico Scutti, presidente della Sasi, la società pubblica che gestisce il servizio idrico, «la riparazione, a circa 18 metri di profondità, richiede almeno 24 ore di lavoro. I tecnici saranno sul cantiere da lunedì mattina, lavoreranno tutta la notte fino alla riapertura dei serbatoi». «L’acqua tornerà subito a Castel Frentano e nei centri vicini», precisa Fabrizio Talone, responsabile serbatoi della Sasi, «negli altri comuni i tubi si riempiranno a notte fonda. Mercoledì mattina avremo più problemi».

La sospensione per un periodo di tempo così lungo del servizio idrico fa scattare la corsa all’approvvigionamento della preziosa risorsa. Negli ipermercati i carrelli della spesa si riempiono di confezioni di bottiglie. Chi non ha serbatoi e autoclavi nelle case ricorre ai vecchi metodi: riempie taniche e vasche. L’importante è però, non esagerare perchè l’acqua non va sprecata. Oltre alla corsa all’acquisto dell’acqua scatta la chiusura delle scuole. Si susseguono le ordinanze dei sindaci per la chiusura degli istituti di ogni ordine e grado per motivi igienico sanitari. Già firmate le ordinanze a Lanciano, Ortona, Castel Frentano, Fossacesia, Santa Maria Imbaro, Mozzagrogna, Sant’Eusanio, Rocca San Giovanni, San Vito e Treglio.

A Frisa la scuola non chiude perché c’è il serbatoio. Altri sindaci stanno valutando il da farsi assieme ai dirigenti scolastici e hanno posticipato la firma dell’ordinanza.

Intanto ci sono problemi da giorni in contrada Mulino, a Rocca San Giovanni. I residenti segnalano la mancanza di acqua e hanno presentano un esposto ai carabinieri perché da tempo la contrada è a secco. «Alcuni mesi fa c’erano qualcosa che non andava», ricorda Gianni Di Rito, sindaco di Rocca, «ma sono stati risolti».
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