«No all’accorpamento delle scuole»
Villa Santa Maria e Quadri insieme: Monaco (Avs) porta il caso in consiglio regionale
VILLA SANTA MARIA. Il consigliere regionale Alessio Monaco (Avs) ha presentato un’interpellanza urgente al presidente della Regione, che verrà discussa nella seduta del prossimo consiglio regionale, finalizzata a contrastare la proposta di soppressione mediante accorpamento dell’istituto comprensivo di Quadri con l’Ipssar Marchitelli di Villa, con l’istituzione di un omnicomprensivo di Villa Santa Maria, come da comunicazione del Dipartimento lavoro-sociale, servizio istruzione e università della Regione Abruzzo.
«L’ipotesi è considerata irricevibile», scrive Monaco, «vista anche l’indisponibilità della Provincia di Chieti e dei Comuni interessati, i quali hanno più volte, negli anni passati, rigettato l’ipotesi di accorpamento di dirigenze di istituti che comporterebbero un grave disagio per la gestione delle realtà scolastiche interessate. Si rileva la mancata piena convergenza dei territori e istituzioni scolastiche sulla proposta in esame», per cui il consigliere Monaco propone di annullare la richiesta, mantenendo l’autonomia scolastica delle due istituzioni, in quanto situate in Comuni montani con specificità, e dunque soggette a tutele e salvaguardie di Legge. «Il governo della Regione dell’Abruzzo», conclude il consigliere regionale che è anche sindaco di Rosello, «dovrebbe porre un argine alle continue azioni di impoverimento dei territori montani, di aree interne svantaggiate, che si vedono sempre più limitate nel tentativo di scongiurare lo spopolamento. Il tentativo di accorpamento proposto è stato già scongiurato e superato nel Piano di dimensionamento del 2023 approvato per la Provincia di Chieti. Bisogna far seguire i fatti alle continue dichiarazioni a favore delle aree svantaggiate».
In gioco, per quanto riguarda gli accorpamenti, proposta formulata dalla Regione, c'è anche l’unificazione dell’istituto comprensivo di Castel Frentano (comprendente anche Sant’Eusanio del Sangro) con il comprensivo “D’Annunzio” di Lanciano. Il no a questa ipotesi è stata fatta per prima dalla Provincia di Chieti e quindi dalla giunta del comune di Castel Frentano.
«L’ipotesi è considerata irricevibile», scrive Monaco, «vista anche l’indisponibilità della Provincia di Chieti e dei Comuni interessati, i quali hanno più volte, negli anni passati, rigettato l’ipotesi di accorpamento di dirigenze di istituti che comporterebbero un grave disagio per la gestione delle realtà scolastiche interessate. Si rileva la mancata piena convergenza dei territori e istituzioni scolastiche sulla proposta in esame», per cui il consigliere Monaco propone di annullare la richiesta, mantenendo l’autonomia scolastica delle due istituzioni, in quanto situate in Comuni montani con specificità, e dunque soggette a tutele e salvaguardie di Legge. «Il governo della Regione dell’Abruzzo», conclude il consigliere regionale che è anche sindaco di Rosello, «dovrebbe porre un argine alle continue azioni di impoverimento dei territori montani, di aree interne svantaggiate, che si vedono sempre più limitate nel tentativo di scongiurare lo spopolamento. Il tentativo di accorpamento proposto è stato già scongiurato e superato nel Piano di dimensionamento del 2023 approvato per la Provincia di Chieti. Bisogna far seguire i fatti alle continue dichiarazioni a favore delle aree svantaggiate».
In gioco, per quanto riguarda gli accorpamenti, proposta formulata dalla Regione, c'è anche l’unificazione dell’istituto comprensivo di Castel Frentano (comprendente anche Sant’Eusanio del Sangro) con il comprensivo “D’Annunzio” di Lanciano. Il no a questa ipotesi è stata fatta per prima dalla Provincia di Chieti e quindi dalla giunta del comune di Castel Frentano.