Notte dei ricercatori L’ateneo fa festa per una settimana
Appuntamenti dal 27 settembre nelle sedi di Chieti e Pescara Il rettore Stuppia: vicini ai nostri ragazzi, non li lasceremo soli
CHIETI. L’appuntamento è per venerdì 27 settembre: l’Università d’Annunzio è pronta a riaprire le porte al territorio con la “Notte europea dei ricercatori”, che quest’anno sarà affiancata da manifestazioni collaterali per una intera settimana. La Notte dei ricercatori è stata annunciata ieri dal rettore Liborio Stuppia che ha voluto accanto a sé la docente Elisabetta Dimauro, per il secondo anno responsabile dell’organizzazione, e i due prorettori Carmine Catenacci e Tonio Di Battista, a testimonianza del fatto che l’ateneo si mobilita in toto nell’organizzazione dell’appuntamento.
La festa dell’università si svolge all’interno del campus di via dei Vestini dalle ore 16 in poi, ma le iniziative collaterali vedranno protagonista anche la sede pescarese della d'Annunzio. L’ateneo si apre al territorio con numerose iniziative e anche con ospiti di richiamo, personalità in grado di attirare l’attenzione non solo di un pubblico di addetti ai lavori ma anche di una platea più ampia. «Lo slogan di quest’anno, we care, vale a dire prendersi cura, ci è piaciuto subito», ha spiegato il rettore Stuppia, «perché è quello che l’università fa non solo dal punto di vista medico, ma anche sociale, psicologico, culturale ed economico. Cercheremo di far capire che l’intera attività universitaria, in tutte le aree, ha come ricaduta il benessere della popolazione».
E tra le categorie di cui “prendersi cura” ce n’è una che sta particolarmente a cuore dell’università: quella dei più giovani, apparsa particolarmente in difficoltà a stare ai recenti drammatici fatti di cronaca. «Dai dati che sta raccogliendo il nostro servizio di counseling psicologico sulla generazione degli ragazzi uscita dal Covid», ha detto al riguardo il rettore, «ci sono diverse problematiche. Quei due anni di Covid hanno portato i ragazzi in crescita a un distacco sempre più forte dalla realtà e li hanno scaraventati sempre di più all'interno di una realtà virtuale, perdendo terribilmente di empatia. Questi fenomeni si combattono stando vicino ai ragazzi. Per questo motivo abbiamo voluto usare come slogan per l’immatricolazione di quest’anno quello, mutuato da una nota squadra di calcio, del You’ll never walk alone: vogliamo appunto dare ai nostri ragazzi l’idea che non cammineranno mai da soli».
Collocata a fine settembre, la Notte dei ricercatori sarà anche un benvenuto alle matricole e un saluto a chi ha terminato gli studi. Tra gli appuntamenti collaterali, infatti, c’è anche il Graduation day, la festa dei laureati, che quest’anno si terrà solo nel campus teatino, anche se l’anno prossimo, ha anticipato il rettore, sarà ospitata anche in quello pescarese che per allora avrà visto un rinnovamento. Sono circa 4mila i laureati ogni anno alla d’Annunzio, ma il Graduation day riguarderà una sola sezione di laurea, per diverse centinaia di ragazzi. Il 24 settembre, invece, sarà il campus pescarese a essere protagonista, con l’arrivo di Luca Abete, l’inviato del programma televisivo Striscia la notizia, diventato negli anni celebre motivatore delle generazioni giovanili. Man mano che si avvicina la Notte dei ricercatori verranno poi svelati altri dettagli dell'organizzazione, a partire da chi sarà l'ospite di punta della serata del 27.
La festa dell’università si svolge all’interno del campus di via dei Vestini dalle ore 16 in poi, ma le iniziative collaterali vedranno protagonista anche la sede pescarese della d'Annunzio. L’ateneo si apre al territorio con numerose iniziative e anche con ospiti di richiamo, personalità in grado di attirare l’attenzione non solo di un pubblico di addetti ai lavori ma anche di una platea più ampia. «Lo slogan di quest’anno, we care, vale a dire prendersi cura, ci è piaciuto subito», ha spiegato il rettore Stuppia, «perché è quello che l’università fa non solo dal punto di vista medico, ma anche sociale, psicologico, culturale ed economico. Cercheremo di far capire che l’intera attività universitaria, in tutte le aree, ha come ricaduta il benessere della popolazione».
E tra le categorie di cui “prendersi cura” ce n’è una che sta particolarmente a cuore dell’università: quella dei più giovani, apparsa particolarmente in difficoltà a stare ai recenti drammatici fatti di cronaca. «Dai dati che sta raccogliendo il nostro servizio di counseling psicologico sulla generazione degli ragazzi uscita dal Covid», ha detto al riguardo il rettore, «ci sono diverse problematiche. Quei due anni di Covid hanno portato i ragazzi in crescita a un distacco sempre più forte dalla realtà e li hanno scaraventati sempre di più all'interno di una realtà virtuale, perdendo terribilmente di empatia. Questi fenomeni si combattono stando vicino ai ragazzi. Per questo motivo abbiamo voluto usare come slogan per l’immatricolazione di quest’anno quello, mutuato da una nota squadra di calcio, del You’ll never walk alone: vogliamo appunto dare ai nostri ragazzi l’idea che non cammineranno mai da soli».
Collocata a fine settembre, la Notte dei ricercatori sarà anche un benvenuto alle matricole e un saluto a chi ha terminato gli studi. Tra gli appuntamenti collaterali, infatti, c’è anche il Graduation day, la festa dei laureati, che quest’anno si terrà solo nel campus teatino, anche se l’anno prossimo, ha anticipato il rettore, sarà ospitata anche in quello pescarese che per allora avrà visto un rinnovamento. Sono circa 4mila i laureati ogni anno alla d’Annunzio, ma il Graduation day riguarderà una sola sezione di laurea, per diverse centinaia di ragazzi. Il 24 settembre, invece, sarà il campus pescarese a essere protagonista, con l’arrivo di Luca Abete, l’inviato del programma televisivo Striscia la notizia, diventato negli anni celebre motivatore delle generazioni giovanili. Man mano che si avvicina la Notte dei ricercatori verranno poi svelati altri dettagli dell'organizzazione, a partire da chi sarà l'ospite di punta della serata del 27.