Nuove imprese parte il censimento sui locali sfitti
Incentivi per 150 mila euro ad artigianato e ristorazione associazioni divise su come assegnare i fondi
LANCIANO. Si partirà da un censimento per rivoluzionare il centro storico attraverso un incentivo di 150 mila euro a nuove imprese artigiani e commerciali. Dopo l’incontro tra l’assessore alle attività produttive, Pino Valente, e le associazioni di categoria, il progetto di destinare una linfa economica a fondo perduto a nuove attività del borgo sta prendendo forma. Il tavolo con Casartigiani, Cna, Confesercenti, Confcommercio, Confartigianato e Confidi Impresa Abruzzo è servito per tracciare le prime linee guida del programma di rilancio dei borghi storici finanziato da amministrazione comunale, Camera di commercio di Chieti e Banca popolare di Lanciano e Sulmona.
I giovani. Un primo punto subito messo sul tavolo è stato quello di incentivare l’imprenditoria giovanile. «È un progetto interessante», commenta Daniele Giangiulli, presidente provinciale di Confartigianato, «che si sposa bene con l’iniziativa “Antichi mestieri del borgo” finanziata dalla Regione. Si dà la possibilità ai ragazzi di formarsi per sei mesi a spese della Regione in aziende avviate e si fornisce loro la consulenza per avviare attività imprenditoriali, magari proprio nel borgo di Lanciano».
Il censimento. L’amministrazione comunale ha intenzione di avviare un censimento nei quartieri storici per verificare la presenza di locali commerciali sfitti e il loro stato di conservazione. «Per la prima volta», commenta l’assessore Valente, «si interviene in maniera scientifica e mirata sul centro storico per il quale abbiamo anche intenzione di attuare un piano marketing in collaborazione con la Camera di commercio».
Gli investimenti. Le associazioni hanno concordato un primo approccio all’utilizzo dei 150 mila euro di fondi. Invece che stabilire una quota fissa di 10 mila euro per ogni nuova azienda, si potrebbe contribuire all’apertura di nuove imprese con una base massima di incentivo comunale del 30% su un investimento privato massimo di 50 mila euro. «In questo modo», sottolinea Gabriele Marchese, della Cna, «invece che 15 aziende ne potrebbero sorgere diverse di più».
Il centro storico. C’è discordanza, invece, per quanto riguarda la distribuzione degli incentivi. Per Confesercenti, rappresentata da Enzio Giammarino, e Confcommercio, presieduta da Angelo Allegrino, «gli investimenti vanno mirati in un quartiere preciso». «Bisogna creare le condizioni per rivitalizzare davvero il centro storico», suggerisce Giammarino, «altrimenti si perde l’effetto-attrattore». «Pensiamo a un intervento come è stato per Pescara», sostiene Allegrino, « prima si riqualifica una zona precisa e vi si concentrano botteghe e negozi di qualità, e poi si esporta l’idea negli altri quartieri». «Non vorremmo cattedrali nel deserto», nota Amerigo Di Menno, di Casartigiani e Confidi Imprese Abruzzo, «il centro storico va animato. Si potrebbe anche prevedere un vero e proprio percorso turistico per valorizzare tutte le imprese. Si deve creare un bacino di utenza per le nuove attività e non farle restare sole, la prima esigenza da tenere presente è l'attrazione».
Daria De Laurentiis
©RIPRODUZIONE RISERVATA