Nuovo parcheggio, lavori bloccati I residenti: non vogliamo l’opera
Stoppata la ruspa che ha iniziato ad abbattere gli alberi per creare un’area che accoglierà 25 posti auto Il “no”: «Perché non sistemano quello esistente?». Europa Verde: «La tragedia di Valencia non insegna»
LANCIANO. Arriva la ruspa in via Del Verde, ma i residenti bloccano l'avvio dei lavori per il nuovo parcheggio. Protesta spontanea ieri mattina da parte di alcuni inquilini del complesso residenziale dietro la caserma dei carabinieri, dove l'amministrazione comunale ha dato mandato di realizzare 25 posti auto. Dopo avere espresso, con una delibera di condominio, la propria contrarietà all'opera, ieri le 60 famiglie residenti si sono ritrovate sotto i palazzi, senza alcun avviso, una ruspa e tre operai che si accingevano a rimuovere gli alberi posti nella zona verde di 500 metri quadrati, antistante i parcheggi esistenti e l'area di sgambamento per cani. Una decina di loro è quindi scesa in strada chiedendo alla ditta appaltatrice, la Cogemar Srl di San Salvo, di stoppare i lavori.
Gli operai, che avevano già tagliato dei rami, si sono fermati davanti alle richieste dei cittadini e con garbo e rispetto delle circostanze sono andati via, dopo aver avvisato il Comune. Nella giornata di ieri la ruspa è rimasta ferma, ma è difficile che lo rimanga a lungo. In più occasioni l'amministrazione guidata dal sindaco Filippo Paolini ha ribadito l'intenzione di portare avanti l'opera, ritenuta necessaria in una zona in cui i posti auto sono carenti. «Questo parcheggio, raggiungibile tramite un budello, non ha alcuna utilità per la cittadinanza», spiega le ragioni “del no” una residente, Anna Ursini, «perché non sistemano quello esistente, rifacendo le strisce in modo che gli automobilisti parcheggino in modo civile: già così si recuperano posti auto ed altri si possono ricavare dall'area di sgambamento che è disposta male. Si continua a cementificare e a togliere quel po' di verde rimasto intorno alle case, invece di ottenere gli stessi risultati recuperando e sistemando l'esistente».
Residenti contrari anche allo spostamento di diversi arbusti, alcuni piantati di recente dall'associazione 1000 Alberi su autorizzazione dello stesso Comune, che così sono destinati a perire. Sulla vicenda interviene Europa Verde Frentania. «Rimaniamo stupiti dall'arbitrio di questa amministrazione», affermano Rita Aruffo e Stefano Luciani, «della quale ormai conosciamo le "idee" di vecchia politica e dalla quale però ci aspettiamo, quantomeno, una informazione precisa in ordine a modi e tempi di esecuzione di lavori che creano contrasto con la cittadinanza. Nello scorso consiglio comunale ci hanno chiesto di ritirare un ordine del giorno urgente sulla questione della conservazione dell'area verde, presentato anche alla luce dell'aggiornamento del Regolamento europeo che prevede il ripristino degli ecosistemi urbani. Rassicurati dal fatto che ci sarebbe stata una nuova seduta a breve, abbiamo deciso di riproporla come mozione. Ma il consiglio non è stato ancora programmato ed oggi, invece, assistiamo alla forzatura sui tempi dei lavori in via Del Verde. I recenti fatti in Spagna», sottolineano Aruffo e Luciani, «dovrebbero spingere tutti, in particolare le amministrazioni, a riflettere sulle scelte opportune in ordine alla impermeabilizzazione e al sacrificio di spazi verdi, ma evidentemente questi accadimenti non insegnano nulla».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Gli operai, che avevano già tagliato dei rami, si sono fermati davanti alle richieste dei cittadini e con garbo e rispetto delle circostanze sono andati via, dopo aver avvisato il Comune. Nella giornata di ieri la ruspa è rimasta ferma, ma è difficile che lo rimanga a lungo. In più occasioni l'amministrazione guidata dal sindaco Filippo Paolini ha ribadito l'intenzione di portare avanti l'opera, ritenuta necessaria in una zona in cui i posti auto sono carenti. «Questo parcheggio, raggiungibile tramite un budello, non ha alcuna utilità per la cittadinanza», spiega le ragioni “del no” una residente, Anna Ursini, «perché non sistemano quello esistente, rifacendo le strisce in modo che gli automobilisti parcheggino in modo civile: già così si recuperano posti auto ed altri si possono ricavare dall'area di sgambamento che è disposta male. Si continua a cementificare e a togliere quel po' di verde rimasto intorno alle case, invece di ottenere gli stessi risultati recuperando e sistemando l'esistente».
Residenti contrari anche allo spostamento di diversi arbusti, alcuni piantati di recente dall'associazione 1000 Alberi su autorizzazione dello stesso Comune, che così sono destinati a perire. Sulla vicenda interviene Europa Verde Frentania. «Rimaniamo stupiti dall'arbitrio di questa amministrazione», affermano Rita Aruffo e Stefano Luciani, «della quale ormai conosciamo le "idee" di vecchia politica e dalla quale però ci aspettiamo, quantomeno, una informazione precisa in ordine a modi e tempi di esecuzione di lavori che creano contrasto con la cittadinanza. Nello scorso consiglio comunale ci hanno chiesto di ritirare un ordine del giorno urgente sulla questione della conservazione dell'area verde, presentato anche alla luce dell'aggiornamento del Regolamento europeo che prevede il ripristino degli ecosistemi urbani. Rassicurati dal fatto che ci sarebbe stata una nuova seduta a breve, abbiamo deciso di riproporla come mozione. Ma il consiglio non è stato ancora programmato ed oggi, invece, assistiamo alla forzatura sui tempi dei lavori in via Del Verde. I recenti fatti in Spagna», sottolineano Aruffo e Luciani, «dovrebbero spingere tutti, in particolare le amministrazioni, a riflettere sulle scelte opportune in ordine alla impermeabilizzazione e al sacrificio di spazi verdi, ma evidentemente questi accadimenti non insegnano nulla».
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