Oggi l’addio a Dominik: città sconvolta dal dolore 

Lanciano. L’autopsia esclude malori: il decesso causato dai traumi dell’incidente Contrada Villa Elce è pronta a dare l’ultimo saluto al 22enne e si stringe alla famiglia

LANCIANO . È il giorno dell’addio a Dominik Dell’Elce, il ventiduenne deceduto nel terribile schianto di sabato notte con la sua auto. Villa Elce, la contrada dove Dominik è cresciuto, si prepara a dargli l’ultimo saluto. Già da ieri pomeriggio, al rientro della salma da Chieti, è iniziato un doloroso pellegrinaggio all’abitazione di famiglia, per portare conforto alla madre Rosanna, al padre Claudio, ai fratelli William e Mariavittoria. L’autopsia, eseguita in mattinata dall’anatomopatologo Domenico Angelucci, ha confermato che il decesso del giovane è avvenuto a causa delle gravissime lesioni interne riportate nello scontro con la Lancia Y, guidata da una 44enne di Lanciano. Un trauma toracico e addominale, con danni a fegato e polmoni (intatto invece il capo), che non ha lasciato scampo a Dominik. Le fratture alla braccia raccontano, invece, del tentativo del giovane di tenere lo sterzo della sua Fiat Punto, ormai proiettata sull’altra corsia. Il motivo di questa brusca manovra resta al momento sconosciuto.
Durante l’esame autoptico sono stati eseguiti anche i prelievi per gli esami istologici e tossicologici. Angelucci si è riservato 90 giorni per consegnare i risultati alla Procura di Lanciano, che indaga per omicidio stradale. All’autopsia ha partecipato anche il dottor Ildo Polidoro, consulente della famiglia che vuole sia fatta chiarezza sulla dinamica dell’incidente e sullo stato della strada, la Statale 84, dov’è morto Dominik. Il legale dei Dell’Elce, l’avvocato Francesco Bucceroni, ha preannunciato la nomina di un perito di parte per ricostruire in termini plausibili quello che è successo sabato notte. Le due auto sono sotto sequestro.
Le perizie tecniche stabiliranno la velocità a cui procedevano i mezzi e altri particolari utili all’inchiesta. Potrebbero essere esaminati anche i cellulari dei rispettivi conducenti. Dominik Dell’Elce faceva una vita ordinata. Lavorava al distributore di benzina Ip, in via Mameli, del fratello William, e nel fine settimana come weekendista alla Isringhausen, l’azienda della Val di Sangro che produce i sedili per i Ducato. Dominik stava nel magazzino Isri all’interno di Sevel.
«Un ragazzo serio e solare», lo ricordano i colleghi. Dopo una cena in famiglia, sabato sera stava raggiungendo gli amici a San Vito marina. Prima di mezzanotte e mezza il terribile schianto, su un tratto di rettilineo in contrada Cese. Oggi tutta la contrada si stringerà attorno alla famiglia Dell’Elce. La cerimonia funebre si terrà alle 16 nella chiesa Madonna del Pozzo, dove Dominik suonava l’organetto nel coro parrocchiale.
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