Ombrina Mare 2, il ministero chiede altre garanzie sul progetto
Il presidente della Provincia Enrico Di Giuseppantonio a Roma per ribadire il no al petrolio. Soddisfatti anche gli ambientalisti per la decisione di sottoporre il piano a controlli più severi
ORTONA. «Sono fiducioso dopo l'incontro di ieri a Roma, poiché ho trovato attenzione e disponibilità da parte del ministero dell'Ambiente ad affrontare la questione della petrolizzazione della Costa dei Trabocchi con rigore e rispetto dell'ambiente». È quanto afferma il presidente della Provincia, Enrico Di Giuseppantonio, a seguito dell'incontro che si è svolto nella giornata di ieri presso il dicastero dell'Ambiente, a Roma, per discutere di Ombrina Mare 2 e del Parco nazionale della Costa Teatina.
Il Presidente Di Giuseppantonio era a capo di una delegazione composta dal consigliere provinciale delegato alle questioni petrolifere, Franco Moroni, dai rappresentanti dei Comuni della costa, di Chieti e Lanciano, e dai rappresentanti di Legambiente Abruzzo, Nuovo Senso Civico e Wwf Abruzzo.
Nel corso dell'incontro, il Di Giuseppantonio ha illustrato le azioni portate avanti dalla Provincia contro le piattaforme petrolifere, in stretta sinergia con Comuni e associazioni, è stato ribadito da tutti i presenti il no secco e forte a qualsiasi forma di petrolizzazione della Costa dei Trabocchi.
«In particolare» aggiunge « sono state confermate le preoccupazioni per le conseguenze che le attività estrattive e le successive lavorazioni avrebbero per l'economia di quest'area, a vocazione prevalentemente agricola e turistica. Ho avuto più volte modo di ribadire» rimarca « che l'Abruzzo sta andando in un'altra direzione, dove il turismo sarà l'industria prevalente e, pertanto, non possiamo permetterci il rischio di buttare all'aria anni di programmazione e di progettazione che, pian piano, si avviano a dare i loro frutti».
Infatti, la provincia di Chieti è costituita in buona parte da aree naturali protette con un notevole patrimonio paesaggistico, archeologico e monumentale. L'economia locale si basa prevalentemente sull'agricoltura, sulla pesca e sul turismo e la valorizzazione delle risorse naturali è tra le priorità delle istituzioni locali. Tra i progetti di pianificazione sostenibile del territorio, la Pista Ciclopedonale della Via Verde.
«Ai rappresentanti del ministro Orlando abbiamo chiesto di ripristinare il cosiddetto decreto Prestigiacomo, ristabilendo la distanza di 12 miglia come condizione non solo per il rilascio di nuove richieste di estrazione, ma anche per le pratiche in corso. Ho apprezzato l'azione del ministero dell'Ambiente» sottolinea ancora Di Giuseppantonio «il quale ha chiesto per il progetto della Medoilgas un'ulteriore supplemento d'istruttoria con l'avvio della procedura Aia, Autorizzazione integrata ambientale, per andare ancora più a fondo nella vicenda». Soddisfatte anche le associazioni ambientaliste.
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