Omicidio Paganelli, sentenza tra un mese

San Salvo, terminata la perizia psichiatrica chiesta dai difensori di Pagano unico indagato del delitto

SAN SALVO. Si avvicina al capolinea la lunga e tormentata vicenda giudiziaria sull’omicidio di Albina Paganelli, 68 anni. La donna è stata uccisa un anno fa, la notte del 14 agosto, dopo essere stata derubata. Per quel delitto è in carcere Vito Pagano, 29 anni. Il 26 luglio è cominciata sul giovane una nuova perizia psichiatrica. Gli accertamenti sono terminati prima di Ferragosto. Presto saranno depositati i risultati.

L’esame ha accertato le capacità cognitive e razionali dell’imputato non solo nelle ore successive al delitto, ma anche a distanza di giorni. La richiesta è stata fatta dai difensori dell’indagato, gli avvocati Clementina De Virgilis e Fiorenzo Cieri. Gli avvocati hanno insistito sulla perizia per dimostrare che il comportamento del loro assistito era alterato da uno stato psichico compromesso dall'uso di stupefacenti. Non la pensano così gli avvocati che rappresentano la famiglia della vittima, Giovanni e Antonello Cerella, nè i colleghi Marisa Berarducci, Andrea Chierchia e Giuseppe Piserchia, difensori dei giovani accusati in un primo momento dell’omicidio da Pagano.

«L’uso di droga non può giustificare un delitto così efferato aggravato dal fatto che la vittima si fidava dell’imputato», insiste l’avvocato Cerella. «I nostri clienti hanno trascorso momenti drammatici. Sono stati tirati in ballo senza alcun motivo», aggiungono gli avvocati Berarducci, Chierchia e Piserchia.

Nel corso dell’udienza in programma il 24 settembre prossimo dopo aver preso visione della perizia, ascoltate le parti, il giudice Anna Rosa Capuozzo emetterà la sentenza.

La figlia della Paganelli, Concetta Cupaiolo e lo zio Valentino Paganelli chiedono giustizia. In aula è prevista battaglia.

Il processo a Vito Pagano è iniziato nel mese di maggio. Nonostante il rito abbreviato i Pm, Enrica Medori e Giancarlo Ciani, hanno chiesto la condanna a 30 anni per omicidio e calunnia.

La difesa, che ha ritenuto insufficiente la precedente analisi ha chiesto e ottenuto l’approfondimento delle capacità cognitive e razionali dell’imputato e punta sullo status psichico di Pagano.

Quattro esperti hanno valutato attentamente le condizioni del giovane. Fra un mese le decisioni del giudice. (p.c.)

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