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Operai in assemblea giovedì Domani arrivano gli stipendi

GISSI. Camion e furgoni della Silda hanno continuato a caricare anche ieri materiale dallo stabilimento della Val Sinello. I lavoratori, che domani dovrebbero ricevere le spettanze, guardano...

GISSI. Camion e furgoni della Silda hanno continuato a caricare anche ieri materiale dallo stabilimento della Val Sinello. I lavoratori, che domani dovrebbero ricevere le spettanze, guardano disorientati ma nel rispetto dell’accordo e fiduciosi nell’operato della magistratura non si oppongono più. «La speranza è che domani non ricevano un’altra delusione», commenta Arnaldo Schioppa, segretario provinciale della Uil. Domani, infatti, devono essere pagati gli stipendi di maggio e giugno. Entro Ferragosto devono essere versate le tredicesime e le ferie. Il Tfr entro il 15 settembre. «Speriamo bene», dicono i sindacati.

Resta lo sconcerto per il silenzio della Golden Lady che, nonostante i solleciti, non ha risposto alle domande di politici e sindacalisti. «È comunque assolutamente necessario sapere se Golden Lady ha versato i 2 milioni e mezzo di euro concordati e verificare come eventualmente sono stati utilizzati i fondi», insistono i sindacati.

I segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil non sono stati risparmiati dalle critiche dei rappresentanti del Movimento 5 Stelle di Gissi. «Propongo a loro e quanti hanno preso parte a questa vicenda un confronto pubblico. Scelgano loro dove, come e quando. Anche nella redazione del Centro”, afferma Giuseppe Rucci, segretario provinciale della Cgil. «I sindacati e io in particolare siamo disposti a dimostrare che abbiamo agito per il bene dei lavoratori e intendiamo continuare a farlo. Uniti sarebbe meglio», insiste Rucci.

I sindacati intendono tornare a chiedere l’annullamento del progetto di riconversione e l’individuazione di altri imprenditori che possano garantire un futuro di lavoro ai 280 ex dipendenti Golden Lady. Il 1° agosto, alle 9,30, è in programma un’assemblea dei lavoratori davanti alla fabbrica di contrada Terzi. L’auspicio di tutti è di poter prendere atto della risoluzione della vertenza.

Non è esclusa tuttavia una imminente trasferta romana nella sede del ministero dello Sviluppo economico. (p.c.)

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