Operai in nero al cantiere, maxi multa a un costruttore di Schiavi d'Abruzzo

L’impresa stava eseguendo un intervento per il Comune di Schiavi d'Abruzzo. Il sindaco: da parte nostra nessuna violazione, regolare la gara d’appalto

SCHIAVI D’ABRUZZO. Multa salata per il titolare di un’impresa di Schiavi d’Abruzzo che sta realizzando lavori per il Comune. I carabinieri della stazione di Schiavi, diretti dal maresciallo Spinelli, al termine di un blitz – nel corso del quale sono state controllati strutture e personale – ha multato l’imprenditore con una ammenda di oltre 10 mila euro per violazione delle norme di sicurezza sui luoghi di lavoro e utilizzo di due operai in nero. Prima del blitz i militari avevano acquisito in Municipio anche gli atti relativi all’intervento. La documentazione ha dimostrato la regolarità della gara d’appalto e dell’affidamento dei lavori.

«Per quanto ci riguarda è tutto a posto. La multa non viene comunicata al Comune», dice il sindaco Luciano Piluso.

Nel cantiere è in corso la realizzazione di una piazzola per la sistemazione di un gazebo di legno. La struttura rientra nel percorso degli itinerari turistici. I lavori sono stati affidati all’inizio dell’anno e la visita dei carabinieri nel cantiere pare sia stata sollecitata da un esposto per verificare la regolarità dei lavori. L’appalto è risultato a posto, mentre le irregolarità riscontrate dai militari sono altre e riguardano due lavoratori. La compagnia di Atessa, dalla quale dipende la stazione dei carabinieri di Schiavi, è da tempo impegnata sul fronte dei controlli volti a scoraggiare fenomeni di caporalato e lavoro nero.

Sulla multa le bocche sono cucite. I carabinieri tacciono e lo stesso fanno gli amministratori. Non è escluso che le visite nei cantieri di tutto il Vastese diventino una consuetudine. Questa è la stagione in cui viene reclutata manodopera in nero soprattutto per la raccolta dell’uva. Anche nel settore dell’edilizia il fenomeno è in crescita. Infatti, nel corso delle 14 verifiche effettuate dall'inizio dell’anno ad oggi, sulla costa e nelle zone interne, le forze dell’ordine hanno pizzicato 28 persone al lavoro senza regolare assunzione.

«È una piaga sociale», hanno più volte commentato i sindacati. Il problema coinvolge tutti i settori – dall’agricoltura alla ristorazione passando per l’edilizia – e sono tante le persone che accettano di lavorare senza contratto e spesso in assenza delle più elementari misure di sicurezza.

Paola Calvano

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