Operaie New Trade davanti ai cancelli per poter lavorare
Gissi, domani le lavoratrici dovrebbero riprendere l’attività Rucci (Cgil): «Nessuna è in mobilità, vediamo cosa accade»
GISSI. L’Epifania chiude le festività di inizio anno. Da domani riapriranno le fabbriche di tutto il Vastese. Le 32 dipendenti della New Trade, l’azienda che produce abbigliamento con capi riciclati e che il 18 dicembre ha sospeso l’attività, domani mattina andranno puntuali al lavoro. «Nessuna di loro ha ricevuto le lettere di mobilità. L’imprenditore Nicola Cozzolino lancia messaggi rassicuranti, a questo punto le operaie tornano in fabbrica. Vedremo cosa accadrà», dice Giuseppe Rucci, segretario provinciale della Cgil.
Il 3 gennaio il sindaco di Gissi, Nicola Marisi, al termine di un consiglio comunale nel corso del quale si è discusso anche della vertenza New Trade, ha inviato ai fratelli Cozzolino,titolari dell’azienda, l’invito a un incontro. «Marisi non ha ricevuto risposta e neppure noi», afferma il sindacalista. I rappresentanti sindacali sono preoccupati e dispiaciuti. «Non è giusto che dopo tutto quello che hanno passato, queste 32 operaie non sappiano nemmeno cosa le aspetta. Inoltre devono ancora riscuotere gli stipendi arretrati e la tredicesima. L’auspicio è che domani mattina al loro arrivo in Val Sinello trovino i cancelli della fabbrica aperti e ricevano anche gli emolumenti arretrati».
I fratelli Cozzolino, rientrati in Italia a inizio anno dall’Ucraina, potrebbero non aver ricevuto l’invito di Marisi nè quello inviato dai sindacati. «Se così fosse rinnoviamo l’appello agli imprenditori a un incontro urgente. È necessario fissare i paletti per poter riprendere a lavorare serenamente. Anche la vicenda della mancata autorizzazione alla fidejussione va affrontata e risolta una volta per tutte», insistono i sindacati.
Il centrosinistra torna a invitare il governatore della Regione, Gianni Chiodi, a occuparsi personalmente della questione. I Cozzolino garantiscono che hanno voglia di lavorare e ordinativi sufficienti per farlo. La Regione ha dato tempo alla New Trade fino a metà febbraio per presentare la nuova domanda. «L’auspicio è che venga trovata finalmente una soluzione per il bene di tutti», insiste Rucci. (p.c.)
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