Opere strategiche per 3 milioni e mezzo ma si va a rilento
ll vicesindaco Valente: ecco i progetti attesi da anni L’avvio è scaglionato per non sforare il Patto di stabilità
LANCIANO. La giunta comunale ha approvato i progetti definitivi di cinque opere strategiche per la città, per un importo complessivo di tre milioni e mezzo di euro. Ma solo 600 mila euro di lavori partiranno sicuramente all’inizio del nuovo anno. Sugli altri investimenti, invece, pesa l’incognita del Patto di stabilità.
Una giunta comunale così “ricca” non si ricorda negli ultimi anni. Approvato in consiglio comunale, a fine novembre, il bilancio di previsione, nella seduta di venerdì scorso l’amministrazione comunale ha potuto dare il via libera ai progetti esecutivi che attendevano da mesi nei cassetti. Sono cinque le grandi opere pronte ormai per le gare d’appalto: la riqualificazione di corso Trento e Trieste per 1.316.000 euro da finanziare con l’accensione di un mutuo presso la Cassa depositi e prestiti; la rotatoria all’incrocio tra via Per Fossacesia e via Per Treglio, da realizzare con un contributo regionale di 600 mila euro; il primo lotto per la costruzione del parcheggio di Sant’Egidio, 370 mila euro con fondi di bilancio; il primo lotto del rifacimento della pavimentazione di via Dei Frentani, da realizzare con un mutuo da 500 mila euro; la realizzazione di un edificio residenziale in via Spataro, nel rione Santa Rita, opera che rientra nel “Contratto di quartiere II” per un importo di 767 mila euro. Ma alle incertezze sulla chiusura in pareggio del bilancio - ottenuta aumentando dal 5 al 6 per mille l’Imu sulla prima casa, differenza che per il 40% probabilmente saranno i cittadini a pagare - si sono sostituite quelle legate al Patto di stabilità, che impone vincoli alla spesa pubblica degli enti locali.
«Da un lato c’è il grande lavoro dell’amministrazione comunale che, nel periodo più nero, mette in campo una serie di progettualità che riguardano opere strategiche per la città, attese da anni», dichiara il vicesindaco Giuseppe Valente (Progetto Lanciano), «e dall’altro il Patto di stabilità che impone un freno. Siamo, cioè, pronti a partire con opere fondamentali per il rilancio della città, nel rispetto anche degli impegni elettorali, ma saremo costretti a scaglionare le partenze dei lavori nel 2014, così che parte dei pagamenti ricada nel 2015 per non sforare i vincoli imposti».
L’unica opera che potrà partire senza problemi è la rotatoria alla Variante che, in quanto finanziata dalla Regione, non è soggetta al Patto di stabilità. «Ci sono i progetti definitivi e i soldi per realizzare le opere, anche grazie all’accensione di un mutuo da 1.800.000 euro», sottolinea Valente, «ma per poter pagare le imprese dobbiamo rallentare la progettualità. È una cosa assurda, anche perché se il Comune non paga le ditte queste non pagano fornitori e dipendenti, e si blocca tutta la filiera. L’auspicio è che ci sia un allentamento del Patto per un miliardo di euro come promesso dal governo, il quale ha capito che così si bloccano i Comuni». A farne le spese è anche l’ordinaria manutenzione. «Altri progetti sono in cantiere, dal rifacimento di via Martiri ai marciapiedi dei Viali al nuovo asfalto in via De Crecchio», elenca il vicesindaco, «ma anche questi rientrano nella spesa corrente e quindi sono vincolati».
Stefania Sorge
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