Orsogna, impiegato del Comune intasca 16 mila euro della Tarsu

Il giudice lo sospende. Secondo il pm avrebbe racimolato 16mila euro

ORSOGNA. Prendeva contatto con i contribuenti e si faceva pagare la Tarsu, poi li cancellava dal ruolo affinché non venissero più disturbati dalla Soget, società incaricata dal Comune alla riscossione dei tributi. Per questo l'economo del Comune è stato sospeso dal servizio.

Secondo le indagini condotte fino ad ora l'economo Antonio Di Domenico avrebbe intascato circa 16mila euro da una cinquantina di contribuenti. Le ipotesi accusatorie sono di truffa aggravata e falso. Il provvedimento cautelare è stato firmato dal giudice per le indagini preliminari Paolo Di Geronimo dopo che la procura, rappresentata dal sostituto procuratore Giuseppe Falasca aveva chiesto per il dipendente comunale gli arresti domiciliari. Il giudice del tribunale però ha deciso per la misura cautelare minore, sospensione dal servizio pubblico, sufficiente a impedire all'indagato di inquinare le prove. Il provvedimento è stato notificato ieri mattina alla segreteria generale del Comune.

Secondo le indagini condotte dal comandante della polizia locale dei Comuni della Marrucina, capitano Lorenzo Di Pompo Di Domenico prendeva contatto con alcuni contribuenti morosi, già precedentemente raggiunti da ingiunzioni di pagamento della Soget o con altri che andavano in Comune per lamentarsi dei tributi sui rifiuti troppo alti. La promessa era sempre la stessa: dai i soldi a me, ti faccio risparmiare qualcosa e la Soget non ti disturberà più. La spiegazione che Di Domenico forniva alla Soget invece era che il Comune aveva sbagliato a calcolare la metratura dell'abitazione sottoposta a tassa.

Intanto il contribuente per quella tranche di pagamento veniva cancellato dal ruolo. Azione che però, in qualche caso, Di Domenico ha fatto in ritardo, quando la Soget aveva già ripreso contatto con il contribuente moroso. Errore che ha consetito che il pasticcio venisse alla luce. La Soget infatti, nel sollecitare il pagamento al contribuente, si è sentita rispondere che il saldo era già stato corrisposto al Comune, direttamente all'economo, e il contribuente a riprova mostrava anche la ricevuta. La società di riscossione ha scritto al sindaco Alessandro D'Alessandro e invitato il primo cittadino affinché provvedesse a far interrompere la riscossione diretta della Tarsu, comportamento che violava i termini del contratto Comune-Soget e per questo ha chiesto anche la restituzione dell'aggio per quei tributi direttamente incassati dal Comune. A quel punto il sindaco ha capito che in questa storia c'era qualcosa che non andava e ha girato la lettera al comandante della polizia dei comuni della Marrucina Lorenzo Di Pompo al quale la procura ha delegato poi le indagini. Da questa estate ad oggi il capitano ha acquisito una serie di elementi di prova: documenti e testimonzianze dei contribuenti. Materiale che ha convinto qualche giorno fa la magistratura a chiedere una misura cautelare. Le indagini della polizia della Marrucina sono ancora in corso per verificare irregolarità in altri settori.

Di Domenico, molto conosciuto a Orsogna, era alle soglie della pensione.

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