Orsogna, sindaco in auto "investito" da un cinghiale: «Corriamo tutti un grave pericolo»
Fabrizio Montepara uscito illeso dall'incidente grazie al rispetto del limite di velocità e ai riflessi pronti: «Sono stato fortunato, ma bisogna fare di più per la sicurezza dei cittadini»
ORSOGNA. Brutta avventura per il sindaco di Orsogna (Chieti), Fabrizio Montepara, coinvolto l’altra sera in un incidente causato da un cinghiale, del peso di circa un quintale, che è improvvisamente sbucato dal lato destro della strada, ha attraversato la carreggiata e si è schiantato contro l’automobile di servizio del Comune guidata dal primo cittadino. L’incidente è avvenuto all’uscita del paese, lungo la strada che conduce a Lanciano, dove Montepara si stava recando per un impegno istituzionale. Per fortuna il rispetto del limite di velocità e i riflessi del conducente hanno evitato gravi conseguenze: Montepara è uscito praticamente illeso, solo con qualche ammaccatura, nonostante l’autovettura sia stata danneggiata. Dopo lo schianto il cinghiale è rimasto fermo per oltre mezz’ora e, prima che arrivassero i carabinieri forestali e i veterinari della Asl, ha ripreso i sensi ed è fuggito.
«Sono stato fortunato», racconta il sindaco. «A una velocità più sostenuta non so se sarei ancora qui a raccontare cosa è avvenuto e vorrei cogliere l’occasione per ricordare a tutti i cittadini che rispettare il limite di velocità non serve solo a non pagare le multe, ma a salvare la propria e le altre vite. Tra l’altro, la situazione della strada provinciale Orsogna-Lanciano è talmente disastrosa da non consentire velocità sostenute. Detto questo - prosegue Montepara -, a me è andata bene, ma non possiamo aspettare che capiti qualcosa di più grave per prendere coscienza di quale pericolo corriamo tutti, tutti i giorni. I nostri territori sono infestati da branchi di cinghiali che raggiungono spesso i centri abitati. Faccio nuovamente appello alla Regione Abruzzo e alle altre istituzioni competenti a intervenire per contenere la proliferazione dei cinghiali: è vero che nell’ultimo periodo, grazie all’azione dell’Ambito territoriale di caccia Chietino-Lancianese, nel territorio di Orsogna sono stati abbattuti circa 300 animali e di questo dobbiamo dare atto e li ringraziamo per l’opera che svolgono, ma, come dimostra quello che mi è accaduto, il problema è molto più ampio e gli interventi adottati finora sono ampiamente insufficienti. Bisogna fare di più, investire in risorse e personale per tutelare la sicurezza e le vite dei cittadini».