LANCIANO
Ospedale, tre infermieri aggrediti: è allarme al Renzetti
Operatori sanitari e i sindacati chiedono sicurezza, la Asl promette vigilanza
LANCIANO. Tre infermieri aggrediti nel giro di 10 giorni: è allarme nell’ospedale Renzetti di Lanciano dove il problema della scarsa sicurezza del presidio è segnalato da anni dagli operatori sanitari, ma ora richiede una soluzione urgente. Se a preoccupare prima erano infatti principalmente i furti nei reparti - problema non facile da arginare perché il Renzetti è strutturalmente complesso, fatto di più palazzine, con molteplici accessi, collegate da un labirinto di corridoi - ora creano ansia e apprensione le aggressioni non solo verbali ad infermieri, medici, operatori che lasciano segni fisici e morali e che hanno portato più volte le forze dell’ordine ad intervenire.
Tre le aggressioni fisiche avvenute negli ultimi giorni ad infermieri a Lanciano: due in ospedale e uno in carcere. Dei due infermieri aggrediti in ospedale uno era in servizio al pronto soccorso e uno in chirurgia. Al pronto soccorso purtroppo le aggressioni sono continue; nel reparto frontiera del presidio le attese si fanno sempre più lunghe a causa della carenza di personale, in particolare medici, e questo provoca le proteste degli utenti che attendono per ore il proprio turno.
E giorni fa sono stati i parenti di un utente ad aggredire un infermiere al pronto soccorso, mentre in Chirurgia è stato invece proprio il paziente a prendersela con l’operatore, e nell’infermeria del carcere l’infermiere le ha prese da un detenuto che non aveva gradito il “no” di un medico. Tutti hanno ferite, ecchimosi, dolori. «Non se ne può più», sbotta il Nursing up, sindacato degli infermieri che esprime solidarietà ai colleghi aggrediti.