Palazzo d’Achille, ecco 5,3 milioni per completare la ristrutturazione
Chiuso dal terremoto del 2009, il cantiere del municipio in piazza San Giustino sta per rimettersi in moto Il sindaco Ferrara e l’assessore Rispoli: non erano fondi scontati, grazie a chi ha lavorato per ottenerli
CHIETI. Chiuso dal terremoto del 2009, il cantiere di Palazzo d'Achille, sede storica del Comune in piazza San Giustino, sta per rimettersi in moto. Arrivano i fondi per completare una ristrutturazione che sembrava essersi "addormentata". L’Ufficio speciale per la ricostruzione dei comuni del cratere (Usrc) ha inviato all’amministrazione la comunicazione dell’assegnazione dei finanziamenti relativi all’adeguamento sismico dell'edificio: si tratta di 5,3 milioni di euro che saranno disponibili previa deliberazione del Cipess e pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale. Lo annunciano con soddisfazione il sindaco Diego Ferrara e l'assessore ai lavori pubblici Stefano Rispoli che indicano anche passi avanti per la ricostruzione della scala mobile al terminal bus e per il cantiere della ex Pescheria in via Arniense.
CANTIERE ADDORMENTATOLa ristrutturazione della sede storica del Comune in piazza San Giustino ha subito talmente tanti intoppi che sembrava davvero arduo ritrovare il bandolo della matassa e portare a compimento i lavori. Il cantiere aveva aperto i battenti nel 2015 e i lavori da 3,4 milioni di euro avrebbero dovuto terminare in 420 giorni. Ma è successo di tutto: rescissione del contratto alla ditta affidataria, fallimento di quest'ultima e anche un'inchiesta giudiziaria. Nel frattempo gli uffici comunali sono in affitto nella sede della ex Banca d'Italia, in corso Marrucino, al costo di quasi 10mila euro al mese. Con il passare degli anni, intanto, dai 3,4 milioni di euro iniziali, i costi sono lievitati enormemente. La notizia del via libera ai 5,3 milioni di euro fa tirare un enorme sospiro di sollievo all'amministrazione Ferrara. «Chieti potrà riavere il suo principale presidio istituzionale sulla piazza riqualificata», dicono Ferrara e Rispoli, «e l’amministrazione potrà tornare nella sua sede storica. Nei mesi scorsi, al fine di far ripartire e di definire anche questo cantiere dormiente, una delle opere più importanti e purtroppo ferme da troppo tempo, abbiamo richiesto il finanziamento».
RICOSTRUZIONE POST SISMAFerrara e Rispoli ricordano come l'amministrazione ha innanzitutto provveduto a richiedere il finanziamento all’Usrc e, arrivata ora la certezza dei fondi, bisognerà attendere tre mesi, tempi tecnici per l’aggiudicazione e la disponibilità dei fondi, per poter andare avanti. «Non era scontato che ottenessimo l’attenzione del Usrc», sottolineano sindaco e assessore, «per questo ci sentiamo di ringraziare l’attuale commissario straordinario Guido Castelli, il consigliere Mario Fiorentino capo della Struttura di missione ricostruzione post sisma 2009 e il direttore Raffaello Fico, ma non ultimo il commissario Giovanni Legnini, già a capo dell’Usrc, con il quale abbiamo posto le basi di questa possibilità che ci consentirà di riportare il municipio nella sua sede naturale, riorganizzare uffici e servizi in modo più efficace e organico ed eliminare così anche le spese della delocalizzazione attuale nella sede della Banca d’Italia». Nella parte sottostante del palazzo, nel cosiddetto “grottino”, proseguono invece i lavori per la realizzazione degli spazi espositivi dei reperti emersi durante gli scavi di piazza San Giustino.
LE ALTRE OPEREBuone notizie anche per la ricostruzione della scala mobile. In questi giorni, fa sapere il Comune, la ditta ha provveduto a liberare da sterpaglie e rifiuti tutta l’area interessata. «Prima di rimontare la scala», dicono Ferrara e Rispoli, «fase per cui stiamo attendendo le autorizzazioni tecniche previste, si sta operando sulla zona del terminal per ripristinare scale e ascensori di accesso alla scala mobile». Nella giornata di ieri, con l’ingegnere collaudatore dei lavori, è stato fatto il punto su attività e tempi. E sempre ieri è stato firmato il contratto con la nuova ditta che porterà a termine il cantiere della Pescheria.
CANTIERE ADDORMENTATOLa ristrutturazione della sede storica del Comune in piazza San Giustino ha subito talmente tanti intoppi che sembrava davvero arduo ritrovare il bandolo della matassa e portare a compimento i lavori. Il cantiere aveva aperto i battenti nel 2015 e i lavori da 3,4 milioni di euro avrebbero dovuto terminare in 420 giorni. Ma è successo di tutto: rescissione del contratto alla ditta affidataria, fallimento di quest'ultima e anche un'inchiesta giudiziaria. Nel frattempo gli uffici comunali sono in affitto nella sede della ex Banca d'Italia, in corso Marrucino, al costo di quasi 10mila euro al mese. Con il passare degli anni, intanto, dai 3,4 milioni di euro iniziali, i costi sono lievitati enormemente. La notizia del via libera ai 5,3 milioni di euro fa tirare un enorme sospiro di sollievo all'amministrazione Ferrara. «Chieti potrà riavere il suo principale presidio istituzionale sulla piazza riqualificata», dicono Ferrara e Rispoli, «e l’amministrazione potrà tornare nella sua sede storica. Nei mesi scorsi, al fine di far ripartire e di definire anche questo cantiere dormiente, una delle opere più importanti e purtroppo ferme da troppo tempo, abbiamo richiesto il finanziamento».
RICOSTRUZIONE POST SISMAFerrara e Rispoli ricordano come l'amministrazione ha innanzitutto provveduto a richiedere il finanziamento all’Usrc e, arrivata ora la certezza dei fondi, bisognerà attendere tre mesi, tempi tecnici per l’aggiudicazione e la disponibilità dei fondi, per poter andare avanti. «Non era scontato che ottenessimo l’attenzione del Usrc», sottolineano sindaco e assessore, «per questo ci sentiamo di ringraziare l’attuale commissario straordinario Guido Castelli, il consigliere Mario Fiorentino capo della Struttura di missione ricostruzione post sisma 2009 e il direttore Raffaello Fico, ma non ultimo il commissario Giovanni Legnini, già a capo dell’Usrc, con il quale abbiamo posto le basi di questa possibilità che ci consentirà di riportare il municipio nella sua sede naturale, riorganizzare uffici e servizi in modo più efficace e organico ed eliminare così anche le spese della delocalizzazione attuale nella sede della Banca d’Italia». Nella parte sottostante del palazzo, nel cosiddetto “grottino”, proseguono invece i lavori per la realizzazione degli spazi espositivi dei reperti emersi durante gli scavi di piazza San Giustino.
LE ALTRE OPEREBuone notizie anche per la ricostruzione della scala mobile. In questi giorni, fa sapere il Comune, la ditta ha provveduto a liberare da sterpaglie e rifiuti tutta l’area interessata. «Prima di rimontare la scala», dicono Ferrara e Rispoli, «fase per cui stiamo attendendo le autorizzazioni tecniche previste, si sta operando sulla zona del terminal per ripristinare scale e ascensori di accesso alla scala mobile». Nella giornata di ieri, con l’ingegnere collaudatore dei lavori, è stato fatto il punto su attività e tempi. E sempre ieri è stato firmato il contratto con la nuova ditta che porterà a termine il cantiere della Pescheria.