Pale eoliche in Molise: no dai comuni dirimpettai

Progetto per sette torri alte più di centro metri nella zona di Montemitro Il Centro studi del Vastese: «Zona di pregio con 9 siti d’interesse comunitario»

VASTO. Venti di burrasca soffiano minacciosi sui monti dell’Alto Vastese. Le raffiche sono dirette verso il vicino Molise. A scatenare la tempesta è stata la notizia dell’imminente installazione al confine con l’Abruzzo di una centrale eolica. L’ennesima per il territorio montano. Il Centro studi Alto Vastese e Valle del Trigno, con sede a Celenza sul Trigno, ha immediatamente presentato alla Regione Molise un documento in cui contesta l’impianto che dovrebbe sorgere a Montemitro, al confine con i comuni abruzzesi. «Impensabile che a poche centinaia di metri dai piccoli comuni del Vastese, una zona di pregio naturalistico, spuntino sette nuovi aerogeneratori», affermano gli esponenti dell’associazione.

Il progetto è stato presentato dalla società En&En spa. Il rotore di ciascuna torre ha un diametro di 105 metri. Dal mozzo alla cima i pali sono alti più di 100 metri. «Il Centro studi non contesta l’energia eolica, ma la considera al contrario una risorsa essenziale per arginare la minaccia dei cambiamenti climatici e per garantire l’approvvigionamento energetico da fonti rinnovabili. Tuttavia è altrettanto forte la convinzione che sia necessario porre un freno alla moltiplicazione scriteriata di aerogeneratori», spiega il Centro stuAlto Vastese e Valle del Trigno.

Il Comitato ha distribuito il progetto nei comuni del comprensorio. «La popolazione deve rendersi conto del grave impatto sul futuro del territorio e non deve lasciarsi suggestionare da amministratori che si illudono di avere trovato la scorciatoia per una rendita economica senza sforzi. Questo comportamento trascinerà il territorio in un baratro di degrado favorendo lo spopolamento», afferma l’associazione decisa a tentare tutte le strade per bloccare il nuovo parco eolico.

«Le torri dovrebbero sorgere in un’area che vanta ben 9 siti Sic. La stima del danno culturale, paesaggistico e sociale causato dalla centrale eolica di Montemitro è incalcolabile. Un danno di questa portata non può essere bilanciato da alcuna forma di compensazione economica», tuona il Comitato. «Il paesaggio è parte integrante del patrimonio culturale e dell’eredità storica della collettività. Deve essere messo al riparo dai predatori», insiste il Centro studi.

Oggi la questione sarà discussa con i rappresentanti di dei comuni della vallata. Il Centro studi Alto Vastese e Valle del Trigno è intenzionato a portare avanti qualsiasi iniziativa pur di bloccare il parco eolico. La questione divide la popolazione. Una fetta dei cittadini ha un atteggiamento più morbido. Tutti però chiedono di conoscere i vantaggi del parco e quali effettive ricadute avrebbe.

Paola Calvano

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