Palmoli, "via dagli spiriti maligni del terremoto": migranti in strada
Blocco forzato con l'arrivo dei carabinieri, scattano le denunce. Nordafricani fomentati nelle credenze dai serbi che non vogliono stare con loro nell'ex Convento adibito a Centro di accoglienza
PALMOLI. "Il terremoto è un segno degli spiriti maligni". E' con questa motivazione che questa mattina una trentina di migranti nordafricani ospiti del Centro di accoglienza nell'ex convento Sacra famiglia, sono scesi in strada impedendo l'accesso al paese.
I migranti erano accompagnati e fomentati da un ventina di serbi anch'essi ospiti nel Centro di accoglienza, arrivati più di recente da Trieste e privi di passaporto. Il "blocco", scattato attorno alle 6 di questa mattina, è alla fine stato forzato con l'arrivo dei carabinieri su espressa richiesta del sindaco Giuseppe Masciulli. Il quale ha anche detto di aver denunciato tredici serbi perché in realtà avrebbero partecipato all'"occupazione " per protestare del fatto che non hanno i passaporti e che non possono quindi andare via.
Tre anni fa sempre a Palmoli i migranti erano scesi in strada per altri motivi.
Questa volta dietro la vicenda dalle reminescenze tribali esiste in realtà un problema di promiscuità. I serbi hanno una convivenza difficile con i nordafricani e hanno alimentato la credenza sugli spiriti che, secondo i nordafricani, si "agitano" nell'ex convento (dove si trova un cimitero) per far crescere la paura nei migranti. C'è poi stato lo spunto delle scosse di terremoto di ieri notte _ che sono state avvertite nel Vastese _ ad offrire ai serbi l'occasione per convincere i nordafricani a scendere in strada e far gridare loro di voler allontanarsi dagli spiriti.
La protesta si è chiusa dopo grida e scene paradossali. Presenti anche alcuni bambini. Il sindaco Masciulli ha comunque fatto notare la difficoltà di Palmoli, malgrado la presenza del Centro di accogliamento, nel far arrivare le pattuglie dei carabinieri.