GUARDIAGRELE
Parco Maiella vuole ampliare i suoi confini, avviata la revisione
A trent'anni dall'istituzione, l'ultimo consiglio direttivo ha attivato l'iter su proposta del presidente Zazzara. Il tutto mentre l'altro parco del Borsacchio da mesi difende il suo perimetro
GUARDIAGRELE. L’idea del presidente Zazzara è che a quasi trent’anni dall’istituzione del Parco "sia giunto il tempo di prendere atto dei profondi cambiamenti relativi sia alla situazione del patrimonio tutelato, sia ai nuovi contenuti della governance territoriale. Una nuova consapevolezza derivante dall’oggettivo successo della gestione trentennale ma anche da un rapporto nuovo con le popolazioni e le Istituzioni locali. Un dialogo evolutivo e mai interrotto che pone oggi il Parco della Maiella in una posizione di riferimento nello scenario nazionale".
Ampliare i confini e ristabilire il regime di “area contigua” a favore di un più corretto rapporto tra aree interne ed aree esterne al perimetro attualmente vigente. Si tratta di due percorsi completamente diversi dal punto di vista politico ed amministrativo: da una parte ridelineare in collaborazione con Enti Locali e Stato il confine dell’area di tutela direttamente gestita dal Parco; dall’altra definire una fascia -di profondità variabile, che possiamo definire di pre-Parco, destinata a facilitare il rapporto con i territori che circondano il Parco e ne condividono comunque oneri e benefici; operazione, questa, da sviluppare soprattutto a livello regionale.
Sulla base del voto unanime del consiglio direttivo, "c’è in progetto di far rientrare nel perimetro aree che costituiscono un unicum con certi bacini naturalistici, come pure territori che condividono particolari vocazioni produttive sostenute direttamente dal Parco (come alcune nuove coltivazioni che stanno dimostrando di poter sviluppare nuove economie agricole). D’altra parte diversi Comuni -spiega una nota stampa dall'Ente Parco - hanno mostrato interesse in tal senso, sia per essere integrati al Parco, sia per incrementare il coinvolgimento dei propri territori. È un’operazione doverosa e proprio a tal riguardo saranno presto convocati tavoli di concertazione con gli enti locali interessati e con la Regione Abruzzo".
“Considerando i nuovi temi su cui impegnarsi, il Parco ha già individuato almeno quattro/cinque ambiti che potrebbero entrare a far parte del sistema interno” aggiunge il presidente Zazzara.