Pdl, non c'è accordo sul Prg
Pasquini contro Di Francescantonio: dov'era martedì sera?
LANCIANO. «Il presidente del consiglio comunale è una figura sopra le parti, spetta ai capigruppo la gestione politica dei consiglieri». Nicola Pasquini (Pdl) non ci sta a prendersi la "colpa" del consiglio sul piano regolatore saltato per una pausa cena troppo lunga. Martedì sera, al termine della sospensione, diversi consiglieri di maggioranza hanno fatto tardi all'appello, facendo mancare il numero legale alla seduta che è stata poi sciolta.
I ritardatari avevano attribuito al presidente del consiglio un'eccessiva solerzia nel riprendere i lavori, ma Pasquini respinge le accuse. «Sono per costume restio a rispondere a provocazioni gratuite, ma dopo l'ennesimo richiamo che mi investe nella carica di presidente del consiglio comunale, è doveroso puntualizzare alcuni aspetti», scrive in una nota, «il presidente è sopra le parti e deve, quindi, essere garante dei diritti di tutti i consiglieri.
Dopo oltre un'ora di pausa i consiglieri di minoranza presenti hanno chiesto, come in loro facoltà, di fare l'appello nominativo ed il sottoscritto, nel rispetto di ogni componente dell'assise, ha ritenuto di procedere». Pasquini rimarca come il compito di richiamare in aula i consiglieri spetti, invece, ai capigruppo, in questo caso a quello del Pdl, Umberto Di Francescantonio. Non a caso il capogruppo Udc, Roberto Gargarella, unico dei suoi presente al momento dell'appello, si è dimesso dall'incarico.
«Curioso», sottolinea Pasquini, «come al momento dell'appello i progettisti e consulente del piano erano presenti in aula, mentre le personalità che con loro avevano appena cenato, tra i quali il capogruppo Pdl e diversi altri consiglieri, non erano pronti. E' giunto il momento», conclude la nota, «di fare il dovere istituzionale per cui siamo stati eletti, per il bene della collettività che rappresentiamo e al di là dell'appartenenza politica».
In questa atmosfera tesa si riunisce, stamattina, la conferenza dei capigruppo, per decidere di riconvocare già dalla prossima settimana (presumibilmente martedì in prima convocazione e venerdì in seconda) il consiglio comunale e partire con l'esame delle 702 osservazioni al piano regolatore. «Per portare a compimento l'obiettivo del Prg bisogna mettere da parte i personalismi e volare alto», si appella alla maggioranza l'assessore all'urbanistica Marco Di Domenico (Pdl).
Scuola di meccanica. Prima della pausa "fatale", l'altra sera il consiglio comunale ha votato all'unanimità la costituzione di un istituto tecnico superiore di meccanica a Palazzo degli Studi. «E' un corso biennale rivolto a 50 giovani diplomati che saranno formati dalle stesse aziende che richiedono queste figure», spiega l'assessore all'istruzione, Manlio D'Ortona (Pdl).
Il Comune guiderà la fondazione che promuoverà la scuola insieme all'istituto tecnico industriale, Provincia, università dell'Aquila, strutture di formazione accreditate, imprese riunite nel consorzio del Campus automotive, Patto Sangro-Aventino, Camera di commercio e Consorzio universitario frentano. La scuola nascerà grazie a un finanziamento ministeriale di 460mila euro, un contributo della Regione e quote dei soci fondatori. Dopo il biennio sarà possibile conseguire, seguendo un terzo anno all'università dell'Aquila, la laurea triennale in Ingegneria meccanica.
I ritardatari avevano attribuito al presidente del consiglio un'eccessiva solerzia nel riprendere i lavori, ma Pasquini respinge le accuse. «Sono per costume restio a rispondere a provocazioni gratuite, ma dopo l'ennesimo richiamo che mi investe nella carica di presidente del consiglio comunale, è doveroso puntualizzare alcuni aspetti», scrive in una nota, «il presidente è sopra le parti e deve, quindi, essere garante dei diritti di tutti i consiglieri.
Dopo oltre un'ora di pausa i consiglieri di minoranza presenti hanno chiesto, come in loro facoltà, di fare l'appello nominativo ed il sottoscritto, nel rispetto di ogni componente dell'assise, ha ritenuto di procedere». Pasquini rimarca come il compito di richiamare in aula i consiglieri spetti, invece, ai capigruppo, in questo caso a quello del Pdl, Umberto Di Francescantonio. Non a caso il capogruppo Udc, Roberto Gargarella, unico dei suoi presente al momento dell'appello, si è dimesso dall'incarico.
«Curioso», sottolinea Pasquini, «come al momento dell'appello i progettisti e consulente del piano erano presenti in aula, mentre le personalità che con loro avevano appena cenato, tra i quali il capogruppo Pdl e diversi altri consiglieri, non erano pronti. E' giunto il momento», conclude la nota, «di fare il dovere istituzionale per cui siamo stati eletti, per il bene della collettività che rappresentiamo e al di là dell'appartenenza politica».
In questa atmosfera tesa si riunisce, stamattina, la conferenza dei capigruppo, per decidere di riconvocare già dalla prossima settimana (presumibilmente martedì in prima convocazione e venerdì in seconda) il consiglio comunale e partire con l'esame delle 702 osservazioni al piano regolatore. «Per portare a compimento l'obiettivo del Prg bisogna mettere da parte i personalismi e volare alto», si appella alla maggioranza l'assessore all'urbanistica Marco Di Domenico (Pdl).
Scuola di meccanica. Prima della pausa "fatale", l'altra sera il consiglio comunale ha votato all'unanimità la costituzione di un istituto tecnico superiore di meccanica a Palazzo degli Studi. «E' un corso biennale rivolto a 50 giovani diplomati che saranno formati dalle stesse aziende che richiedono queste figure», spiega l'assessore all'istruzione, Manlio D'Ortona (Pdl).
Il Comune guiderà la fondazione che promuoverà la scuola insieme all'istituto tecnico industriale, Provincia, università dell'Aquila, strutture di formazione accreditate, imprese riunite nel consorzio del Campus automotive, Patto Sangro-Aventino, Camera di commercio e Consorzio universitario frentano. La scuola nascerà grazie a un finanziamento ministeriale di 460mila euro, un contributo della Regione e quote dei soci fondatori. Dopo il biennio sarà possibile conseguire, seguendo un terzo anno all'università dell'Aquila, la laurea triennale in Ingegneria meccanica.
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