Per il teatro Marrucino le briciole della Regione
Contributo straordinario di 300mila euro che stride con quello concesso al Braga Di Stefano difende la decisione: con questi soldi si respira un po’ di più
CHIETI. La Regione stanzia un contributo straordinario per il Teatro Marrucino di 300 mila euro. Somma che va ad aggiungersi, stando all'assessore Luigi De Fanis, ai 320 mila già stanziati a contribuzione ordinaria nel bilancio 2013. Una sorpresa positiva, che però lascia l'amaro in bocca. Perché intanto l'attesa nel Teatro era per qualcosa in più, almeno 50 mila euro, e perché poi, scorrendo la lista degli altri interventi previsti in Abruzzo, si scopre che altrettanti 300 mila vanno all'Istituzione Sinfonica Abruzzese, realtà prestigiosa ma con esigenze economiche diverse rispetto a un Teatro lirico, così come poco meno, 220 mila, vanno al Teatro stabile dell'Aquila, mentre la voce da leone la fa l'Istituto musicale pareggiato Gaetano Braga di Teramo con 1 milione e 250 mila euro. Dunque sul Marrucino, visti gli altri esempi, si poteva senz'altro puntare di più, misurando nei fatti la rilevanza regionale di questa istituzione, che può essere vera e propria officina di cultura nel settore. Grazie a questo stanziamento, va detto, il teatro potrà finalmente godere di interventi di restyling attesi da tempo. Sembra anche che ci sarà spazio per qualche iniziativa in più di potenziamento della struttura. Resta che il budget complessivo annuale, un milione circa tra Ministero, Regione, Comune e incassi, resta risicato, e incapace di regalare a questa Istituzione lo slancio di sviluppo che manca da tempo.
Basti pensare che per fare un'opera lirica servono minimo 180-200 mila euro, che il Marrucino fa anche prosa in diversi cartelloni, e concerti, e così sono presto fatti i conti, per capire come non ci siano grandi margini di manovra.
«Il Teatro Marrucino per il 2013 prende 620 mila euro, che di questi tempi non è poco», replica l'assessore regionale alla promozione culturale, Luigi De Fanis, «c'è stata la massima attenzione, che non è mai mancata. Con questa variazione del bilancio previsionale, dopo anni difficili, la cultura abruzzese ha la possibilità nel 2013 di programmare facendo affidamento su risorse finanziarie certe».
Va detto che il provvedimento sul Braga ha diviso il centrodestra abruzzese (vedi pezzo a lato, ndc). Tuttavia difende l'operato della Regione il senatore Fabrizio Di Stefano. «Con questi 300 mila euro il Marrucino comincia a respirare di più«, dice il senatore Pdl, «se si fa eccezione del Braga, che stava per fallire, il Marrucino è tra le voci più alte di finanziamento, parimenti all'Istituzione sinfonica, che è realtà anch'essa riconosciuta dal Ministero. Nonostante il tentativo ostruzionistico di Acerbo e della stessa sinistra, che era d'accordo solo per lo stanziamento al Braga, rimandando tutti gli altri finanziamenti ad altra seduta, l'assessore De Fanis a mantenere tutti gli impegni. Così ora il Marrucino potrà beneficiare di interventi di ristrutturazione, anche strutturali, attesi da tempo».
Resta che si è ben lontani dai budget del passato e dal milione e oltre, che arrivava proprio dalla Regione.
«La legge sul Marrucino, che porta anche la mia firma», continua Di Stefano, delega a teatro e cultura nel consiglio di Chieti, «era previsto un fondo di un milione l'anno dalla Regione. Così è stato durante Pace e nel primo biennio di Del Turco, poi si è azzerato, per superficialità dell'allora gestione comunale di centrosinistra e dell'associazione San Ferdinando. Abbiamo dovuto faticare molto e lo stiamo facendo tuttora per riuscire a intercettare nuovamente più fondi».
Sipo Beverelli
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