Pescano 500 ricci di mare, scatta la multa
Cinque pugliesi scoperti dalla capitaneria dopo gli appostamenti: sequestri e duemila euro di sanzioni
SAN VITO CHIETINO . La capitaneria di porto di Ortona ha messo a segno nella notte un duro colpo ai pescatori di frodo che, provenienti da altre regioni, raggiungono ormai come abitudine ricorrente le coste abruzzesi per depredarle di risorse naturali come ricci e polpi, per rivenderle in nero al ricco mercato della ristorazione. Oltre 500 gli esemplari di ricci di mare sequestrati, duemila euro di sanzioni amministrative e il sequestro di molteplici dotazioni subacquee e di attrezzatura utilizzata per la pesca di frodo sono il frutto dell’attività di indagine conclusa alle prime ore del giorno.
I militari, infatti, hanno effettuato un blitz in località Marina di Gualdo a San Vito Chietino. Le indagini hanno portato ad accertare che tra i cinque pescatori di frodo, tutti dell’area pugliese, vi fossero anche due pluripregiudicati, che non appena hanno visto materializzarsi la presenza delle divise bianche sullo scivolo comunale del punto di ormeggio dei gommoni utilizzati per portare a termine l’attività illegale, hanno iniziato ad inveire contro i militari della capitaneria di porto, generando attimi di tensione, con i frodatori che non ne volevano sapere di lasciarsi controllare, tanto che è stato necessario far intervenire anche una pattuglia dei Carabinieri.
I cinque pescatori abusivi sono stati fermati a seguito del primo avvistamento, avvenuto all’incirca verso la mezzanotte, in prossimità dello specchio acqueo antistante la zona nord della banchina del porto di Ortona. Dopo questa prima intercettazione visiva, i militari in borghese della guardia costiera hanno dato il via ad un lungo appostamento, fino all’uscita dall’acqua, avvenuta intorno alle 5, di 4 subacquei, divisi in due gruppi, con tanto di bottino al seguito: due grosse ceste piene di ricci di mare, pronti per essere immessi sul mercato. Il frutto dei lunghi appostamenti ha consentito agli uomini della capitaneria di porto di Ortona di coglierli sul fatto e di intervenire con il sequestro totale dei ricci di mare e di tutte le attrezzature.
Al termine degli accertamenti, sono state due le sanzioni amministrative comminate ai pescatori illegali, che hanno violato le norme che prevedono il superamento del quantitativo quotidiano di esemplari pescabili a persona ed il divieto di pesca in zone e tempi vietati dalle normative nazionali. In tutti i casi gli echinodermi sono stati conservati vivi, in attuazione delle norme in materia di tutela delle risorse ittiche e della fauna marina, per l’immediato rilascio in mare in zone non facilmente accessibili ad eventuali malintenzionati, affinché non venisse ulteriormente impoverito l'ecosistema marino del litorale della Costa dei Trabocchi. (a.s.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA.
I militari, infatti, hanno effettuato un blitz in località Marina di Gualdo a San Vito Chietino. Le indagini hanno portato ad accertare che tra i cinque pescatori di frodo, tutti dell’area pugliese, vi fossero anche due pluripregiudicati, che non appena hanno visto materializzarsi la presenza delle divise bianche sullo scivolo comunale del punto di ormeggio dei gommoni utilizzati per portare a termine l’attività illegale, hanno iniziato ad inveire contro i militari della capitaneria di porto, generando attimi di tensione, con i frodatori che non ne volevano sapere di lasciarsi controllare, tanto che è stato necessario far intervenire anche una pattuglia dei Carabinieri.
I cinque pescatori abusivi sono stati fermati a seguito del primo avvistamento, avvenuto all’incirca verso la mezzanotte, in prossimità dello specchio acqueo antistante la zona nord della banchina del porto di Ortona. Dopo questa prima intercettazione visiva, i militari in borghese della guardia costiera hanno dato il via ad un lungo appostamento, fino all’uscita dall’acqua, avvenuta intorno alle 5, di 4 subacquei, divisi in due gruppi, con tanto di bottino al seguito: due grosse ceste piene di ricci di mare, pronti per essere immessi sul mercato. Il frutto dei lunghi appostamenti ha consentito agli uomini della capitaneria di porto di Ortona di coglierli sul fatto e di intervenire con il sequestro totale dei ricci di mare e di tutte le attrezzature.
Al termine degli accertamenti, sono state due le sanzioni amministrative comminate ai pescatori illegali, che hanno violato le norme che prevedono il superamento del quantitativo quotidiano di esemplari pescabili a persona ed il divieto di pesca in zone e tempi vietati dalle normative nazionali. In tutti i casi gli echinodermi sono stati conservati vivi, in attuazione delle norme in materia di tutela delle risorse ittiche e della fauna marina, per l’immediato rilascio in mare in zone non facilmente accessibili ad eventuali malintenzionati, affinché non venisse ulteriormente impoverito l'ecosistema marino del litorale della Costa dei Trabocchi. (a.s.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA.