Pescara, danni e minacce al socio: organizzatore di eventi arrestato per stalking
Teatino di 26 anni accusato di azioni persecutorie nei confronti di un coetaneo: dopo aver incendiato l'auto dei genitori e di un amico della vittima, per i carabinieri era pronto a ingaggiare una persona che sparasse alla sua abitazione
PESCARA. I carabinieri di Pescara hanno arrestato questa mattina, su ordine di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale, Ivan Vaccaro, 26enne di Chieti, per il reato di “stalking” e concorso in danneggiamento seguito da incendio nei confronti di un coetaneo di Pescara, amico e socio nell'organizzazione di eventi. Oltre a lui sono stati denunciati a piede libero altri due ragazzi della "Chieti bene", che avrebbero aiutato Vaccaro soprattutto nei danneggiamenti.
Secondo quando accertato dai carabinieri, tutto sarebbe iniziato nell’estate del 2016 quando Vaccaro e il suo socio, che avevano uno stretto rapporto professionale e di amicizia, hanno collaborato nell’organizzazione di alcuni eventi di intrattenimento in alcune discoteche di Pescara. Il rapporto è andato però rapidamente deteriorandosi tanto da far decidere alla vittima, nel gennaio del 2017, di troncare ogni forma di collaborazione. È a questo punto che l’arrestato avrebbe dato inizio ad una serie di atti persecutori susseguitisi nel corso di tutto l’anno e che avrebbero costretto il perseguitato a mutare radicalmente le proprie abitudini di vita, ed a ricorrere più volte alle cure mediche per stati ansiosi. Molti, infatti, sono stati i messaggi e le telefonate, anche dal tono minatorio, finalizzati a convincere la vittima a tornare sui suoi passi, palesandole concretamente il suo disappunto, diffamandola, minacciandola, facendole terra bruciata, imponendole la sua persona e punendo chi le stava accanto per la pretesa “offesa” ricevuta. Dal mese di marzo, dunque, il giovane ha denunciato una serie di danneggiamenti, anche di grave entità, che hanno colpito non solo lui, ma anche la sua stretta cerchia familiare e persino alcuni amici. In particolare, il primo episodio, avvenuto lo scorso 28 marzo, si è concretizzato nel furto dello specchietto della propria auto; un fatto che la vittima non aveva ancora associato alla volontà criminale del suo persecutore, ma che è stato seguito, solo 5 giorni dopo, dal taglio degli pneumatici e il 16 aprile dal versamento di vernice sull’auto. Tra il susseguirsi di questi atti vandalici, la vittima ha continuato a ricevere messaggi e lettere anonime minatorie. La notte dell’8 agosto, due sconosciuti scagliavano poi dei mattoni contro le finestre di casa della vittima, mentre, solo 9 giorni dopo, sempre due malviventi, coindagati a piede libero con l’arrestato, hanno appiccato il fuoco alle tende esterne della cucina. Tutti questi atti, così come accertato dagli investigatori, venivano puntualmente “rivendicati” sul profilo Facebook dello stalker che, usando frasi sibilline, si vantava della capacità di rendere la vita impossibile alla sua vittima che, il giorno seguente, pativa ancora una volta il taglio delle gomme dell’auto. Dopo 15 giorni, veniva data alle fiamme l’auto dei genitori e appena dopo, la vittima rinveniva, sulla sella della moto, un pacchetto di sigarette contenente polvere da sparo. Atti analoghi sono stati perpetrati anche all’indirizzo degli amici della vittima: ad uno di essi, infatti, sono stati dapprima tagliati gli pneumatici dell’auto di proprietà che successivamente è stata data alle fiamme. Fra le acquisizioni investigative dei carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile anche il tentativo, poi non concretizzatosi, da parte di Ivan Vaccaro, di ingaggiare una persona che esplodesse dei colpi d’arma da fuoco all’indirizzo dell’abitazione della vittima. Il giovane, arrestato dai carabinieri della Compagnia di Pescara coordinati dal capitano Antonio Di Mauro e dal tenente Antonio Dalmazi, è stato ristretto nella sua abitazione agli arresti domiciliari, a disposizione dell’autorità giudiziaria.