l'inchiesta

Pescara, otto arresti per bancarotta fraudolenta, sequestrato il Tortuga

L'imprenditore Mauro Mattucci di Montesilvano accusato da Squadra mobile e Finanza di essere il capo di un'associazione per delinquere dedita a pilotare i fallimenti e accusata anche di reati societari e ambientali. La sua donna accusata di aver trasferito ingenti somme all'estero

CHIETI. Otto arresti, due commercialisti interdetti dalla professione, un locale notturno sequestrato insieme a società e decine di immobili. Questi i primi risultati di una imponente operazione condotta dalla squadra mobile e dalla Guardia di Finanza di Chieti per reati fiscali, societari, ambientali e per una serie di bancarotte fraudolente che farebbero capo al noto imprenditore montesilvanese Mauro Mattucci. I sigilli della Procura della Repubblica di Chieti sono stati apposti alle 7 di questa mattina al Tortuga Beach Club di Montesilvano, ma il pm Marika Ponziani titolare dell'inchiesta ha poi autorizzato l'affidamento dell'attività a un garante per evitare la perdita di posti di lavoro proprio nella stagione estiva.

Pescara, il sequestro del Tortuga
Si chiama Operazione Viribus Unitis quella che ha portato Guardia di Finanza e Polizia di Stato di Chieti ad arrestare otto persone con l'accusa di associazione per delinquere finalizzata alla bancarotta fraudolenta. Nelle immagini fornite da Finanza e Polizia, il momento del sequestro del noto ristorante e club Tortuga della riviera di Montesilvano, che su disposizione dell'autorità giudiziaria continua l'attività per salvaguardare i lavoratori.

Dalle prime ore di questa mattina gli uomini delle forze dell'ordine sono all'opera per eseguire 3 ordinanze di custodia cautelare in carcere e 5 ordinanze di arresti domiciliari. Due i commercialisti interdetti dalla professione, uno molto noto di Chieti Scalo. L'accusa per tutti è di associazione per delinquere finalizzata alla bancarotta fraudolenta, reati fiscali e ambientali. L'inchiesta parte da una società fallita due anni fa  a Chieti. Da questo primo episodio e sulla base delle indagini condotte da polizia e finanza gli investigatori hanno scoperto altri fallimenti ritenuti pilotati, con i quali gli imprenditori coinvolti si assicuravano profitti illeciti ai danni dei numerosi creditori. Questa mattina alle 11, nella sede della Guardia di Finanza di Chieti, verrà illustrata la complessa inchiesta che riguarda principalmente i territori di Chieti, Montesilvano e Pescara.

Aggiornamento ore 11. Coinvolto nell'inchiesta anche l'imprenditore Nando Di Luca, imprenditore di Montesilvano e negli anni passati sponsor tecnico della Chieti Calcio. Indagati anche il figlio di Mauro Mattucci, Marco, e due donne manager dell'Est, accusate dalla Guardia di Finanza di aver trasferito ingenti somme di denaro all'estero.

Arrestati e indagati. Tutti in carcere a Pescara sono finiti Mauro Mattucci, 59 anni, Giuliano Capurri, 55 anni, e Antonio Gentile, 59, tutti di Montesilvano. Ai domiciliari sono stati posti Marco Mattucci, 37 anni, Vincenzo Misso, 50 anni, Nando Di Luca, 32 anni, tutti e tre residenti a Montesilvano, Carla Cameli, 58 anni di Roma, Valerie Laurence Lighezolo, 48 anni, residente a Città Sant'Angelo. Nei confronti di due commercialisti, Antonio Cristofanelli, di Chieti e Lara Martini, della provincia di Frosinone, ai quali non è contestato il reato associativo, ma è stato notificato un provvedimento interdittivo della professione di commercialista. Nell'ambito della stessa inchiesta sono state denunciate a piede libero altre 13 persone che a vario titolo devono rispondere di associazione a delinquere finalizzata alla frode fiscale e alla bancarotta fraudolenta per distrazione. Inoltre è stato disposto il sequestro preventivo di 43 rapporti bancari e 48 unità immobiliari riconducibili alle persone indagate, tra i quali, la nota struttura ricettiva Tortuga di Pescara, la cui attività proseguirà regolarmente per evitare la perdita di posti di lavoro.

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