FERROVIA
Pescara-Roma, fronte comune per tutelare Teatino e Pescarese
La politica risponde all'appello del Comferr nell'incontro di Chieti. L'impegno: fare squadra perché il territorio non venga devastato dal raddoppio dei binari
CHIETI. La risposta al consiglio comunale straordinario di Avezzano sul progetto di velocizzazione della linea ferroviaria Pescara-Roma arriva da Chieti.
Dopo la seduta straordinaria di Avezzano, che si fa interprete delle esigenze dell’Abruzzo interno chiedendo la realizzazione dell’opera, oggi c'è stato l'incontro organizzato dal Comferr a Chieti, per chiedere che l'opera non venga realizzata così come progettata.
Il lotto 1 e 2 dell'intervento, che parte da Brecciarola, e arriva fino a Scafa, secondo i rappresentanti del Comitato presieduto da Antonio Bianchi, rappresenterebbe una devastazione per il territorio, in particolare per la contrada Brecciarola di Chieti e per Manoppello, per cui si prevedono 83 edifici da abbattere.
All'incontro il Comferr ha invitato i rappresentanti politici del territorio. Hanno risposto all'appello Alberto Bagnai (Lega), Guerino Testa (Fratelli d'Italia), Daniela Torto (Movimento 5 stelle) e Luciano D’Alfonso (Partito democratico).
Tutti si sono impegnati a fare fronte comune a Roma a tutela dell'area teatino-pescarese interessato dal problema del raddoppio ferroviario.
Presenti anche i consiglieri regionali Mauro Febbo (Forza Italia), unico rappresentante della maggioranza di Marco Marsilio, e i colleghi Silvio Paolucci e Antonio Blasioli del Partito democratico. C'erano inoltre diversi consiglieri comunali e assessori dei Comuni interessati, soprattutto Chieti e Manoppello, e i sindaci Diego Ferrara e Giorgio De Luca. Presente anche il sindaco di San Giovanni Teatino Giorgio Di Clemente con l'assessore Paolo Cacciagrano, altro comune interessato al raddoppio ferroviario, ma non al lotto di cui si parlava nell'incontro di ieri.
Ad aprire l'incontro sono stati i rappresentanti del comitato, dal presidente Bianchi, che ha sviscerato le criticità tecniche e ambientali, all'ingegner Antonio Romilio, che ha curato gli studi progettuali, compreso quello relativo alla variante che evita l'attraversamento dei centri abitati, all'ingegner Katia Colalongo, che ha prospettato l'alternativa della metropolitana leggera, all'ex assessore di Chieti Gianni Di Labio, che ha approfondito le criticità a partire dagli 83 edifici da abbattere tra Brecciarola e Manoppello. Presenti per il Comferr anche Hermo D'Astolfo e Gian Vittorio Finocchio.