Pestato un altro giovane in centro: preso a pugni: ora è in ospedale
Allarme tra il Corso e i Viali: non c’è solo il pestaggio di un minorenne, botte anche a un 22enne È ricoverato a Pescara: è stato picchiato brutalmente al volto da un ragazzino con l’anello al dito
LANCIANO. Un altro giovane pestato da un minorenne nelle sere della movida in centro. È successo appena 20 ore prima del pestaggio del giovane laziale ad opera di un 17enne rom. La zona è la stessa, ovvero l’area compresa tra corso Trento e Trieste, viale Delle Rose e viale Delle Rimembranze, dove nel fine settimana giovani e ragazzi trascorrono le serate tra musica e alcol, facendo la spola tra i locali e le strade di questa parte del centro.
Venerdì scorso, tra mezzanotte e l’una, all’esterno di un bar della zona un diverbio per motivi banali accende subito la violenza. Una frase interpretata male oppure l’essersi urtati mentre si prende da bere: non è chiaro il motivo dell’aggressione messa in atto da un 15enne, che sferra un pugno in pieno viso a un 22enne. Il minore indossa un anello che provoca danni importanti sul viso del malcapitato: mandibola fratturata e denti rotti, con copiosa fuoriuscita di sangue. Vista la gravità della ferita, gli amici del giovane, K.C., di origini albanesi, lo accompagnano immediatamente al pronto soccorso dell’ospedale Renzetti. Da qui, dopo una prognosi iniziale di 30 giorni, il 22enne viene trasferito all’ospedale di Pescara e ricoverato in Chirurgia maxillo-facciale, dove viene sottoposto ad intervento chirurgico. Nell’immediatezza dell’aggressione nessuno pensa ad avvisare le forze dell’ordine. In un secondo momento intervengono i carabinieri di Lanciano che, agli ordini del tenente colonnello Vincenzo Orlando, stanno conducendo accertamenti su quanto accaduto. Il giorno dopo, sabato, il copione si ripete: poco dopo le 20, all’esterno del distributore automatico di bevande in viale Delle Rimembranze, G.D.R., 17 anni, aggredisce un 18enne di Fiano Romano, “reo” di averlo fissato. Il giovane, L.G., ha da poco salutato la fidanzatina lancianese conosciuta sui social, quando incontra il gruppetto di ragazzi. Solo con uno però nasce un alterco, che sfocia in una scarica di colpi e pugni in faccia. «Si è sentito provocato», dice l’avvocato Alessandro Marrone che difende il 17enne indagato, subito identificato dalla polizia e denunciato alla Procura minorile dell’Aquila per lesioni aggravate, «dopo uno scambio verbale, hanno iniziato a colpirsi e l'altro ragazzo ha avuto la peggio». Mandibola fratturata e 60 giorni di prognosi, anch’egli è ricoverato a Pescara.
Due violente aggressioni in meno di 24 ore alzano il livello di allerta in città. Non si stupiscono i residenti della zona, che da tempo assistono ad episodi di ogni genere. «Nel fine settimana la situazione è fuori controllo», si lamentano, «si va avanti fino alle prime ore del mattino con musica ad alto volume, urla e schiamazzi, a volte anche risse e scazzottate. Abbiamo paura a fare uscire i nostri figli. Servono regole certe e una presenza costante delle forze dell’ordine».
Venerdì scorso, tra mezzanotte e l’una, all’esterno di un bar della zona un diverbio per motivi banali accende subito la violenza. Una frase interpretata male oppure l’essersi urtati mentre si prende da bere: non è chiaro il motivo dell’aggressione messa in atto da un 15enne, che sferra un pugno in pieno viso a un 22enne. Il minore indossa un anello che provoca danni importanti sul viso del malcapitato: mandibola fratturata e denti rotti, con copiosa fuoriuscita di sangue. Vista la gravità della ferita, gli amici del giovane, K.C., di origini albanesi, lo accompagnano immediatamente al pronto soccorso dell’ospedale Renzetti. Da qui, dopo una prognosi iniziale di 30 giorni, il 22enne viene trasferito all’ospedale di Pescara e ricoverato in Chirurgia maxillo-facciale, dove viene sottoposto ad intervento chirurgico. Nell’immediatezza dell’aggressione nessuno pensa ad avvisare le forze dell’ordine. In un secondo momento intervengono i carabinieri di Lanciano che, agli ordini del tenente colonnello Vincenzo Orlando, stanno conducendo accertamenti su quanto accaduto. Il giorno dopo, sabato, il copione si ripete: poco dopo le 20, all’esterno del distributore automatico di bevande in viale Delle Rimembranze, G.D.R., 17 anni, aggredisce un 18enne di Fiano Romano, “reo” di averlo fissato. Il giovane, L.G., ha da poco salutato la fidanzatina lancianese conosciuta sui social, quando incontra il gruppetto di ragazzi. Solo con uno però nasce un alterco, che sfocia in una scarica di colpi e pugni in faccia. «Si è sentito provocato», dice l’avvocato Alessandro Marrone che difende il 17enne indagato, subito identificato dalla polizia e denunciato alla Procura minorile dell’Aquila per lesioni aggravate, «dopo uno scambio verbale, hanno iniziato a colpirsi e l'altro ragazzo ha avuto la peggio». Mandibola fratturata e 60 giorni di prognosi, anch’egli è ricoverato a Pescara.
Due violente aggressioni in meno di 24 ore alzano il livello di allerta in città. Non si stupiscono i residenti della zona, che da tempo assistono ad episodi di ogni genere. «Nel fine settimana la situazione è fuori controllo», si lamentano, «si va avanti fino alle prime ore del mattino con musica ad alto volume, urla e schiamazzi, a volte anche risse e scazzottate. Abbiamo paura a fare uscire i nostri figli. Servono regole certe e una presenza costante delle forze dell’ordine».