Petrolio, via libera del governo alla piattaforma Ombrina Mare
Approvato il progetto per sfruttare il giacimento a largo della Costa dei Trabocchi. La denuncia del Wwf: il Governo Monti in zona Cesarini ha fatto un regalo enorme ai petrolieri
CHIETI. Il Ministero dell’Ambiente ha approvato il progetto petrolifero Ombrina Mare, che prevede la costruzione di una piattaforma per estrazione di petrolio a largo della Costa dei Trabocchi, nel chietino. Lo fa sapere il Wwf Abruzzo, secondo cui «il Governo Monti, favorevole alla deriva petrolifera in Abruzzo e in Italia, in zona Cesarini ha fatto un regalo enorme ai petrolieri».
«Una decisione che rappresenta uno schiaffo per tutti gli abruzzesi - dicono gli ambientalisti - ponendo a rischio il futuro turistico della regione ma non solo. Ci aspettiamo una mobilitazione immediata da parte degli enti, dalla Regione alla Provincia e ai Comuni, per attivare le procedure di un ricorso al Tar non appena il provvedimento sar… pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale».
Il progetto della ditta inglese Mediterranean Oil and Gas (MOG o Medoil), definito dal Wwf come «un fulmine sul futuro dell’Abruzzo», riguarda il litorale fra Ortona, San Vito, Rocca San Giovanni, Fossacesia e Torino di Sangro ( Chieti) e prevede la costruzione di «un vero e proprio centro oli galleggiante lungo 350 metri per la desolforazione sul posto del petrolio e del gas estratto dai fondali marini a soli 9 chilometri dalla riva e con la piattaforma a circa a 6 km dal Sic Fosso delle Farfalle e vicinissima a diversi altri siti di interesse comunitario».
«La concessione Ombrina Mare - ricorda il Wwf - aveva avuto un preavviso di rigetto nel 2010 in sede di Via dal Ministero dell’Ambiente grazie al Decreto Prestigiacomo, ma il Decreto Sviluppo varato dal Governo Monti nell’estate 2012 ha consentito alla Mog di riaprire nuovamente la discussione, con un procedimento profondamente antidemocratico. Il cosiddetto governo dei tecnici ha escluso infatti i cittadini dalla possibilità di inviare nuovamente osservazioni contrarie».
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