Piano di rilancio per il centro merci chiuso da anni
San Salvo, a Striscia la notizia l’autoporto in abbandono Argirò (Pdl): nessun privato è disposto a gestirlo
SAN SALVO. «Se l’intervento di Fabio e Mingo di Striscia la notizia può aiutare a risolvere questo problema, ben venga. Va ricordato tuttavia che la Regione 4 mesi fa ha messo a disposizione un 1.300.000 euro di fondi Par-Fas del piano autoporti per la struttura di San Salvo». Il giorno dopo il servizio sul centro di smistamento delle merci di Piana San’Angelo desolatamente chiuso da anni tiene banco in tutto il Vastese. Anche il consigliere regionale Nicola Argirò lo ha visto.
«Il progetto di riqualificazione dell’autoporto è già in atto», dice l’esponente politico del Pdl. «Il sindaco Tiziana Magnacca ha già affidato a un tecnico l’elaborazione di un progetto. Il problema è che nessun privato è disposto a farsi carico della struttura. Va poi considerato che con il decreto Monti porti e autoporti diventano statali», ricorda il presidente della commissione Industria della Regione.
Il problema è grande, tanto quanto la somma spesa per realizzare la struttura. L’impianto, 83.500 metri quadri, è costato 35 milioni di euro. È dotato di 48 piazzali per la sosta dei Tir e 2.343 magazzini.
La Regione ha stanziato 1.300.000 euro per risistemarlo, ma in un momento di estrema povertà per il Chietino la cittadella appare ormai inutile. Soprattutto nessuno ha risorse da investire. Il Pd ha proposto la gestione ai privati.
«Se si riesce a trovarli ben vengano», è l’opinione di Argirò. Il Pd ha più volte sollecitato la Provincia a recuperare un ruolo autorevole per programmare il rilancio dell’autoporto puntando sulla trasformazione della struttura in aree prove su pista dei prototipi prodotti dal centro ricerche automotive della Val di Sangro. La posizione geografica inserisce l’impianto al centro di tre grossi agglomerati industriali: Val di Sangro, Piana Sant’Angelo e Piana del Re a Termoli. «Anche il centrodestra è d’accordo sul fatto che vada assolutamente recuperato. Il sindaco di San Salvo ci sta provando ma non è una impresa facile in un momento così drammatico», ripete Argirò.
«L’ideale sarebbe abbinare al recupero dell’autoporto la realizzazione di collegamenti ferroviari con il porto di Punta Penna».
Il Comune la scorsa estate aveva annunciato la realizzazione di una scheda progettuale inviata alla Provincia e secondo indiscrezioni qualche settimana fa nel corso dell’incontro con il ministro Maurizio Lupi sullo scalo merci della stazione Vasto-San Salvo, il sindaco Magnacca avrebbe parlato anche dell’autoporto. In proposito però non ci sono notizie ufficiali. (p.c.)
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